Pègaso - anno IV - n. 12 - dicembre 1932
668 L. Chiarini una parte, nel mezzo le mie coglionerie .e da quell'altra quelle dei Sin., daci del Oircondario. Creda, è un miracolo se piglio palla. Ma le prometto di pensar sempre a Lei e al suo giornale del quale quaggiù tutti dicono bene e io dico benissimo conoscendone ora anche lo scopo. Sode! Perché ce ne vorrà a demolire questa baracca, la quale, anche concedendole molte bellezze, disgusta semp,re col puzzo di filacce e di spedale. Pensi dunque se sarò contento di far da manovale con due muratori come il Ca,rducci e Lei. Di consigli non so dargliene altri che quello di tirare avanti a codesta maniera. La ringrazio di nuovo, e appena avrò pronto qualche cosa, mi af– fretterò a mandarglielo. Suo dev.m 0 amico Fucrnr. Tra gli argomenti che vennero dibattuti nella Domenica, del Fra– cassa uno di quelli che suscitò certamente maggiore scalpore fu quello, [Per così dire, contro la critica. Giuseppe Chiarini, in due delle sue conversazioni domenicali esponeva alcune suè idee .,su questo argomento : stra.ne certo per un giornale letterario dove la critica ha la sua n aturale sede. Affer– mava, dunque, che i migliori critici di poesia sono i poeti e tanto più grandi tanto miglior critici. E diceva anche : La prova p\ù evidente dell'inutilità della critica eccola qui: pigliate due, tre, dieci critici, date loro ad esaminare un libro, e avrete sempre due, tre, dieci giudizi ed apprezzamenti diversi. E a riprova citava due critiche, una del Nencioni e una di Giulio Salvadori, sul romanzo: Conqwista di Roma della Serao: due in– terpretazioni opposte e che la Ser-ao stessa aveva, poi, modo di di– C'._hiarare lontane dai suoi intendimenti. Molte le ap[Provazioni e molte le proteste per quegli articoli del Chiarini contro la critica. Plaudiva a piene mani uno scultore (che dell'arte fu anche effi- · cace se pur unilaterale critico), Adriano Cecioni : Bellissimo il tuo articolo contro la critica. Infinitamente bello, fresco, efficace, spontaneo, incalzante. C'è dentro un modo di respin– gere le ciarle stupide e presuntuose, che mi piace infinitamente .... Bravo Chiarini. Bravo Chiarini. Nessuno potrebbe mai arrivare -a persuadermi che lo Zumbini sia uomo da poter capire l'ironia e· l'amarezza delle poesie del Leopardi. · Il Carducci da Piano d' Arta, dove trovavasi a villeggiare co– glieva la palla al balzo per la sua polemica contro la « sc'uola napoletana)) e così scriveva al Chiarini : Il tuo discorso su la critica io lo credo vero quasi in tutto salvo una leggera punta di paradosso che tu gli hai aggiunto, o che, per dir me– glio, a te vien fatto quasi sempre di aggiungere alle tue ragioni. Lo Bib~iotecaGino Bianco
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