Pègaso - anno IV - n. 12 - dicembre 1932
I romanzi del piano quinquennale 741 <e nichilisti >) di certa letteratura ben,pensante dell' Ottocento, magari quelli di Gonciaròv o di Ljeskòv. Solo nella Centrale idrica il capoufficio Zachar Petrovic e il direttore dei lavori Levòn Davydovic riescono a pa.rer vivi e a non stonare; ma il loro sabotaggio è modesto : Zachar Petrovic ama i piccoli intrighi e le piaggerie meschine, in cui si esplica una servilità, piccolo-borghese; Levòn Davydovic ,si appoggia troppo ,sulla scienza da prontuario, apprezza più del dovere una vita dagli orizzonti ristretti. Ammettendo che il ·lettore di questo romanzo riesca a superare i limiti entro cui •si muovono i due personaggi di comodo, non riuscirà magari a concentrarsi sulla figura del grande tecnico che, compa,rendo in fondo al libro, conduce tutta l'impresa a salvamento; non intenderà a .sufficienza, da qualche macchietta sia pur deliziosamente tratteggiata, i valori sociali del piano quinquennale; ma almeno non sarà disturbato da nessùna ingiu– stificatezza logica, e artistica. Mentre è ardua impresa intendere che cosa abbia condotto l'inge– gnere Lev Ivanovic Soia e •sua moglie Uljana Michajlovna a nascondere i pozzi di nafta, non .solo ,dinanzi alla cocciuta convinzione scientifica dei vecchi accademici, ma di fronte all'instanca,bile e documentata fede di Pavlikov, il quale andava giurando che la nafta c'era nella valle di Tba. Il romanzo di V•s. Ivanov è assai curioso, per un suo realismo fan– tastico di stampo dostojevskiano; e perciò di questa sconcordanza soffre fino a un certo punto. Non riesce a esser davvero drammatico il con– trasto fra questi sabotatori e l'uomo nuovo, che vede già il Paese che non c'è ancora, quello trasformato dal piano quinquennale, sì che può farvi un viaggio con la fantasia; e perfino la tensione spasmodica degli episodi finali, - quando a Pavlikov si uccide la sorella, disperata di vederlo p,rendere una via che le pare rovinosa, e la moglie lo lascia per il pittoresco e .primitivo Rentulic, e tutti lo ritengono, anzi lui stesso si crede, colpevole d'un assassinio, - ha molto del gioco letterario: quasi che. Lev e Uljana siano stati messi li apposta per creare la difficoltà che, superata, condurrà a una nuova vittoria l'idea e i metodi del comunismo. Verrebbe quasi la tentazione di affermare che Vs. Ivanov e la Scia– ghinjan sono gli scrittori in cui, per opposte ragioni, si sente meno lo sforzo di << rappresentare e incarnare onestamente e imparzialmente,, la « fisionomia rapidamente cangiante >J dei tipi che contano adesso. Nella Sciaghinjan, che è donna, l'intento didascalico fa sì che d'ogni personaggio o avvenimento si veda solo quel tanto, che contribui.sce a comporre il quadro dimostrativo. Per Vs. Ivanov, al contrario, il desi– derio di scrivere un romanzo sul piano quinquennale è stato un punto di partenza e, alquanto estrinsecamente, una mèta; tuttavia, per giun– gere, da quel punto ,di partenza, a quella mèta, egli s'è curato, piutto– sto, di rinnovare i procedimenti tecnfoi del Dostojevskij, che -son poi quelli del romanzo d'appendi<ie in voga un secolo fa e di alcuni « generi letterari J> affini 1 ). 1) Lo documentò per primo, largamente, il Grossman, le cui conclusioni furono riprese e rielaborate, proprio per il pubblico nostro, da VLADIMIR POZNm, Do– stojevsmj e il romanzo di avventure, nella « Cultura » del febbraio 1931. BibliotecaGino Bianco
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