Pègaso - anno IV - n. 12 - dicembre 1932
740 L. Ginzburg rata e come svuotata di qualsiasi ragion di vita il giorno ch'è divenuta la moglie del suo amante, vedono vilipesa la loro dignità di esseri umani, che le rivoluzioni non bastano a toglier dai ceppi. Il vero problema, più preciso, e mooo unilaterale, è quello della famiglia, da creare come or– ganismo vita.le per comporvi intorno, onestamente, la propria vita. Il professo r Polet ika ci riesce, riunendosi dopo molt'anni alla moglie, che Laszl6 gli aveva portata. via, ma aveva poi abbandonata quando l'in– tra.nsigenza morale d'un altro l'aveva unito alla sua povera vittima. Il professor Poletika è soddisfatto del lavoro compiuto e dell'esistenza ormai qua;si al termine, cambia il percorso dei fiumi secondo i dettami della geologia e le esigenze economiche del paese, oggi ha portato fino a Mosca le acque dell'Oka, domani farà sboccare il Volga nel mar Caspio da una nuova foce, che corrisponderà a un letto nuovo, creato da lui. Ancor più vicina alla verità è la figlia di Poletika, Ljubòv Pimenovna: la sua naturale tendenza verso valori assoluti non si manifesta in un desiderio d'astrazione, ma nel bisogno d'una chiarezza, che consente i più fecondi sacrifici : l'uomo che sarà degno di lei troverà insospettate ricchezze, di là dal suo candore. Invece la sventura perséguita quelli, che negano o ignorano la spon– taneità dell'organismo familiare. Nadetda Antonovna, la quale imma– gina di .seguire una nuova morale se rinneg:,. ogni pudor femminile, e crede di lanciare una sfida quando dichiara d'aver nelle viscere un bambino che non sa di chi sia, ma sarù, il figlio dei tempi nuovi, è pu– nita nel modo più atroce : il medico, che constata la sua gTavidanza, le scopre anche una trista malattia-. Fjodor Ivauoviè:, l'ingegnen: d'origine proletaria, nel suo appassionato anelito alla coere11za si ferma ai con– cetti, si appaga d'un ordine astratto; e perciò ,ooonvolge la propria esi– ,stenza, spinge inconsapevole alla morte la moglie e Laszl6, dopo averli costretti a sposai'si perché lo tradivano insieme: lontano, in ogni modo, dall'equilibrio che i tempi nuovi richiederebbero. Assai più prudente ha da essere, come s'è visto, un giudizio sul si– g'Ilifìcato dei personaggi nel libro della Sciaghinjan. Benché la dive,rtente abilità clownesca di Arno Arevjan susciti sèmpre le simpatie del lettore, e lo commuova a tratti l'abnegazione pèdagogica della maestra Maleha– zjan, essi hanno troppo evidentemente la funzione di pretesti perché anche qui, come in tutti questi romanzi, non si voglia scoprire perlo– meno la vicenda d'un'attrezzatura industriale da compiere: una diffi– coltà o una disgrazia, potranno ostacolarla, ma non riusciranno certo a vincere l'impulso che conduce l'Unione verso il socialismo. Gli ostacoli, si sa, sono nelle forze naturali che si scatenano, negli uomini di mentalità antiquata, come l'ingegner Renne di Sot', il romanzo di Leonov, oppure nei congiurati e sabotatori consapevoli, come il dia– bolico vecchio Jakov Kar.povic Skurdin di Pilnjak e i coniugi Sofa del Viaggio in un Paese che rnon <i è ancora di Vs. I vanov. Ma se si capisce già, poco perché l'ingegner Renne non sia da considerar1,d, piuttosto che uno spirito arretrato, un originale precocemente rimbambito, non si ha un'idea delle ragioni, o per meglio dire delle speranze, che di questi tipi più o meno satanici fanno tanti congiurati e sabotatori. Posti in mezzo ai per,sonaggi positivi di romanzi, che spesso accolgono digres– sioni tecniche quasi ,speciali essi ricordano nella loro meccanicità i ' ' ' BibliotecaGino Bianco
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