Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932
L'Andreana . 533 · certo non gli era venuto : i preti non gli piacevano, e « il prete>> meno che mai, per quanto avesse ormai la certezza che non usava più morir senza prete. Ma si diceva lì intorno che era stato proprio Norido, rper incaricò della moglie straziata, a correr verso la casa parrocchiale, ad ottenerne d'ue invece di uno : il [Parroco stesso aveva dovuto ammettere che un prete solo,- in questi casi, non basta, e s'era portato dietro un cappellanino timido timido, un vero innocente .... Questa è dunque la morte del pescivendolo: un prete a destra, un prete a sinistra. Tutti questi mercanti di pesce, questa gente di pescheria e di conserva, che aspettavano il carro funebre della città di Ce– sena e la. cassa con le borchie da infilare nel carro, questa gente sapeva come sia difficile purgare il pescivendolo ladro e bestem– miatore in punto di morte : perché, - se la gente comune s'intene– risce a prepararsi al gran viaggio, il 1pescivendolo la1dro e bestem– miatore in punto di morte recàlcitra. Il povero Zio non vuol saper di purgarsi, perché gli par d'esser mondo, perché ha bestemmiato pochissimo, e quanto a rubare ha sgraffignato, si 1può star certi, meno degli altri: e come apre gli occhi e vede il parroco lì che gli dice che deve morire e gli dei.ce « di qui non si scappa>>, allora volta la testa dall'altra parte, per sca-ppare e per non morire; ma <'la1l'altra parte, a sinistra, c'è quel buon figliolo <lel cappel– lano che lo scongiura languido languido d'aver rpazienza, di met– tersi in pari, dat6 che non ha più la forza d'uscire da quel– l'impiccio, di _evadere dalla prigione del letto, e : « Sia buono, dia retta a Gesù>>. Questa non è la morte del giusto, questa è la morte del pescivendolo che con due preti a lato forse si guada– gnerà il Purgatorio, ma il Paradiso neanche pensarci. Il carro di Cesena non compariva alla svolta in fondo alla strada, e i più sorridevano amaro, senza misericordia, pensando al bello spettacolo dell'equipaggio sontuoso in ritardo che sulla strada maestra arranca con scarsa dignità nel polverone come inseguito dal diavolo (quello stesso che insidiò tante volte lo Zio) agitando e impolverando i pennacchi. La viuzza ormai tutta piena: c'eran parecchi padroni di barca, un gruppo di pescatori col vessillo del loro consorzio· e uno straccio di segretario, garzoni delle conserve, molta gente venuta di fuori. Quelli che non entravano s'infor– mavano in ritardo della malattia, della moglie, dei figli, poi della cosa che più sta a cuore : gli scudi. Argomento assai delicato, trattandosi di'un pescivendolo che appena ha tirato le cuoia. - La vedova -non s'è fatta vedere, - informa va un garzone di pescheria che faceva impudico la srpola fra la strada e la camera ardente, - la vedova s'è chiusa in uno stanzino, ha messo il catenaccio, non uscirà fino a stasera. Suo marito l'ha già salutato. Informa invece una donna della stessa contrada che la ve- BibliotecaGino Bianco
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