Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932
640 E. SEILLIÈRE, Baudelaire alla profondità di un dramma umano, che pqò essere evocato tanto in venti versi come in mille. Il Seillière ha enumerato i contrastanti ideali e le combattute passioni che si agitarono nel petto di Baudelaire durante il breve corso della sua vita mortale: non ha compreso la pro– fonda unità drammatica ,di questa vita, e quindi neppur la grandezza del poeta che scrisse Femmes damnées e Le Oygne, la Danse macabre come La servante au grand ooeur, Le vin, de l'assasin come Les petites vieilles, La mort des amants come La mort des pauvres. Del resto, come sempre, gli errori giovano a qualche cosa, chi scrive non può lamentar:si dell'aver seguito e scrutato anche nei suoi travia– menti questo libro : ,dopo lunghe esitazioni io ero giunto qualche anno fa a negare, se pure non senza riserve, il carattere. « cattolico » del dramma morale di Baudelaire; e soltanto ora, vedendo il Seillière tanto insistere nello stesso errore che fu il mio, mi sono alfi.ne per.suaso della verità; talché mi par giusto chiudere questa forse troppo lunga confu– tazione con le belle parole che il Daudet ebbe a scrivere or non è molto, appunto sulla persona morale di Baudelaire e sul suo travaglio : « Sa raison forte et brillante a lutté tant qu'elle 1;1, pu, contre les ,suggestions de ces sucs vénéneux et de ses organes prématurément usés. Elle s'est llippuyée à la Croix et de la façon la plus émouvante, comme celle de Pascal. On ne peut dire qu'elle ait eu le dessus. On ne peut dire non plus qu'elle ait eu le dessous ». MARIO BoNFANTINI. UGO 0JE'ITI, Direttore responsabile PIETRo PANCRAZI, Segretario ·di redazione Stabilim1:nto Tipografico Enrico Ariani, Firenze. BibliotecaGino Bianco
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