Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932
634 F. CRISPOLTI, Pio IX, Leone XllI, Pio X, Benedetto XV Questa volta il Crispolti si è messo a un tema di molto impegno: rievocare i papi del suo tempo, da Pio IX a Benedetto XV, troppo evi– denti essendo le ragioni che gli vietano di darci i suoi « ricordi» anche sul Papa attuale. Rievocare: ma la parola va spiegata. Tanto è uni– vers,ale il soggetto, che, forzatamente, il punto di vista dell'osservatore viene a essere molto limitato. Non si dice solo di lui : ma è capitato recentemente anche al ,Semeria e al Vercesi, e ora, in .Francia, a Charles Benoist. Coi primi quattro papi dell'unità italiana eg·li ha avuto rap– porti e contatti diversi, e di essi dà diligente notizia. Ma per quanto la notizia porti alla conoscenza di quei papi un contributo, piccolo sì, ma insostituibile, e l'autore, nell'esporla, la rimpolpi, di riflesso, con l'aneddotica di cui è varia ogni vita di grand'uomo, e· dalla conside– razione particolarè spesso tenti di arrivare a un giudizio d'assieme sul carattere e l'opera dei singoli pontefici, è troppo chiaro che la visione soverchia cli gran lunga l'osservatorio, non potendosi, per dirla con un esempio banale, giudicare un tempio dallo spiraglio della porta. Non bisogna quindi chiedere al libro del Crispolti quel che esso non può dare : la vita, sia pure in iscorcio, dei quattro papi. I1 suo pregio, il suo significato stanno in ciò che vi è di stretto ric,ordo personale, con– tributo di esperienza e di verità all'opera dello storico cli domani. Né si vuol con questo dare ,più importanza all'aneddoto che al giudizio; ma solo riconoscere al primo quel carattere realistico di · « toccato con mano», che gli assicura fin d'ora, per noi e per i posteri, una stabi– lità da cui è ben lontano il secondo, soggetto ancora, per i troppi ele– menti rimasti fuori del quadro, a revisioni e mutamenti. Di Pio IX, per esempio, anche lo storico futuro potrà con tutta si– curezza riprendere dal libro del Crispolti la descrizione messa a punto dell'incivile tentativo che per poco, profanandone il cadavere, non macchiò di disonore i primi reggitori del regno unificato; ma imbat~ tendosi poi nella definizione cli « sovrano appena mediocre», la vorrà sottoporre a ,più cauta valutazione. Sovrano appena mediocre Pio IX ? È vero che il Crispolti ,stesso, indirettamente, dicendo di quel papa che non seppe piegarsi, né transigere, né ricorrere a espedienti, lo mette a un piano m,olto più su di quel « realismo politico » che assicura i suoi buoni successi appunto con le transazioni e gli espedienti (dei quali diede saggio, per esempio, un Cavour) ; ma se la smentita alla grave affer– mazione non venisse da quanto nel libro stesso è ricordato subito alla pagina seguente sull'atteggiamento del Pontefice verso il Piemonte (« non una parola per propiziarsi il vincitore») e verso Napoleone III, e i suoi recisi gesti in risposta alle sevizie del Bismarck e alle offensive albagie dello zar ; era il caso di ricordare, - come freno a una troppo sicura affermazione, - la ,sterminata letteratura calunniosa da cui la figura di Pio IX attende ancora lo storico che la ripulisca. Un saggio cli quella letteratura si può vedere proprio in questi giorni nel libro del gesuita P. Herbert Thurston, No popery (Londra, ,Sheed and Ward). Di 1:'eone XIII lo stesso. Il Crispolti, che lo fa rivivere inimitabil– mente rn tanti aspetti del suo carattere, gli nega abilità diplomatica. M3:,, _el'arbitrato fra Germania e Spagna per le isole Caroline e Palaos ? e 1 mtervento per la guerra di Cuba e le cose d'Irlanda; la concoi;dia BibliotecaGino Bianco
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