Pègaso - anno IV - n. 10 - ottobre 1932
• Solitudine 459 si prendevano sottobraccio, si trascinavano via. E dove era El– frida? Con chi guardava quello spettacolo? Mi sentii pieno d'ira e di risentimento contro di lei. Allora immaginavo che al nuovo incontro mi sarei vendica.to su di lei in qualche modo, per cui un giorno avrebbe dovuto rico rdarmi, magari con rancore. Per di– strarmi andai a ballare. Ballai tutta la sera con una giovine di po– che parole. Uscimmo a notte alta; ella cominciò a parlare, mentre l'accompagnavo a casa, di feroci delitti che accadevano nella città e considerò che era pur sempre imprudente accompagnarsi a un uomo che non si conosce. In quel teIIljpofaceva parlare molto di sé uno strangolatore di donne, che la polizia non era riuscita ad arre– stare. Improvvisamente ella si mise a piangere davanti a me, dicen– domi che non le facessi del male, per carità, che non le facessi del male. E io badavo a, confortarla, dicend'ole che ero una persona per bene, e le mostravo il mio passaporto. Ricordo anc6ra come suppli– cava, certo presa dalla stanchezza e dai fantasmi che dà la veglia eccessivamente prolungata. - 1Maperché, - le domandai, - ha accettato di farsi accoilljpagnare ? - .Mi rispose : - Noi donne siamo tanto sole, in questa città. - S'era calmata, ma volle fare la strada a piedi perché aveva terrore di salire in una vettura. (Continua). CORRADO ALVARO. Nel fascicolo di Novembre uscirà la prima puntata del nuovo romanzo di Marino Moretti L'ANDREANA ll romanzo si svolge tra Cesenatico e Chioggia, protagonisti pescatori e pesci– vendoli. Biblioteca Gino Bianco
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