Pègaso - anno IV - n. 10 - ottobre 1932
418 G. M. Gatti persona della sua famiglia che gli sia rimasta fedele, è dello stesso avviso. :È chiaro dalle lettere che ,seguono, che Wagner contava sullo scioglimento del legame coniugale B che d'ora innanzi considerò Minna come il maggior ostacolo alla sua felicità morale e .... ma– teriale. In una lettera d'a Monaco, del 1865, invitando Pusinelli ad assistere alla rappresentazione del Tristano, lo prega di non dir nulla a J\Iinna e aggiunge : « Ormai sono giwnto ad uno stato in cui ogni contatto con lei mi ferisce e mi ama·regg·ia: essa è e sarà sempre la sola persona che non ri'uscirà mai a cornprendermi >>. N a– turalmente c'è chi soffia nel fuoco e riporta a vVagner vocicalun– niose che Minna diffond'erebbe sul conto di lui (a proposito delle relazioni con Cosima e della nascita di Siegfried). Negli ultimi anni d'ella. sua vita, Minna ebbe il conforto del– l'amicizia di Antonio Pusinelli, il buon dottore che sapeva curare non solo le ferite del corpo, ma pur quelle dell'anima. Quindici giorni prima di morire, 1~finna scrisse la famosa lettera al gior– nale Volksbote di Monaco, difendendo Wagner d'all'accusa, che gli era stata fatta, di averla abbandlonata ,senza mezzi: è l'ultima sua prova d'affetto per l'oblioso marito. Poi la corrispondenza fra i <lue amici si fa sempre meno fre– quente: quattordici lettere nel periodo di Triebschen (1866-72), ventitrè da Bayreuth. Ancora vi si parla brevemente d'affari e di denaro (a 1proposito del sussidio a Natalia, la figlia naturale di Minna, ch'egli «ufficialmente» continua a considerare come co– gnata) ma in tono pacato e freddo come si addice a chi ormai ha raggiunto il porto. Poi di denaro e di cose materiali non è più questione, ma solo di affetti e di ricordi. Con gli auguri di capo– danno 1877: << Se guardo agli anni passati, ancora e sempre io 11edoin voi il più sincero di tutti gli amici che ho avuto », si chiude il ciclo. Pusinelli mori il 31 marzo 1878. Glasenapp, nella sua monumentale biografia di Wagner, scrive che, nonostante le precauzioni di Cosima, Wagner ricevette all'improvviso la notizia della morte, mentre conversava con vVolzogen. Lesse il telegramma e senza dir parola usci dalla stanza. Nei giorni seguenti parlò ri– petutamente d'ell' amico scomparso con espressioni di altissima stima e di profondo rimpianto; ed alla vedova scriveva: << Con la sua dipartita, il mondo, sopratt'ittto il mondo delle memorie, è quasi distrutto per me». Di Mati1de .Maier e dei suoi rapporti con Wagner poco o nulla si sono occupati sino ad oggi i biografi del Maestro ; lo stesso Kapp, che di certo, nel citato suo libro, non ha perduto alcuna occasione di portare alla ribalta i personaggi femminili che occuparono, più o meno a lungo, la scena della vita di Wagner (e più d'uno avrebbe potuto benissimo rimanere nell'ombra delle quinte), non dedica che BibliotecaGino Bianco
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