Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932

La Grammaire de l' Académie Française 313 habits )), Abel Hermant ha un'inguaribile nostalgia, più. da esteta che -da filologo, per l'uso che non è più uso. L'imperfetto del con– giuntivo, per esempio, deve avere su lui il fascino dei calzoni attil– lati e delle crinoline. Tutti gli stori~i della lingua francese sono d'a0cordo nel considerare codesto tempo come morto o moribondo. Il popolo non ,se ne· serve e spesso non comprende quando lo sente– a.doperare. Gli scolari é perfino i maestri (sono state pubblicate cu– riose statistiche dii concor,si magistrali) stentano a :fletterlo nelle diverse voci. Gli scrittori anche a-ccademici (da Dumas figlio ad Anatol-e: France e Bourget, da Pailleron a Lavedan e a rMarcel Pre– vost : non parliamo -di Flaubert, non accademico, che lo detestava) tendono sempre più a sostituirlo col presente del congiuntivo. Già quarant'anni fa, in un almanacco, il decrepito tempo era messo in burletta con questi v-e:rsiche insieme con altre notizie tolgo d'a un articolo del Nyrop sull'imperfetto del congiuntivo (nei Mélanges de lingu,istique et de littératnre, Parigi, Droz, 1928, offerti da discepoli e amici ad A. Jeanroy per onorarne la verd'e vecchiezza) : Ah! Fallait-il que je vous visse, Fallait-il que vous me cplussiez, Qu'ingénument je vous le disse, Qu'avec orgueil vous vous tussiez ! Fallait-il que je vous aimasse, Que vous me désespérassiez IDt qu'en vain je m'opinilì.trasse Et que je vous idoHJ.trasse Pour que vous m'assassinassiez ! E già trent'anni fa un uomo d'ingegn<,, Remy de Gourmont, po- - teva scrivere : « On embaumera ces :fl.exions,on les roulera dans les suaires d'e la grammaire historique, et cela sera très bien )). Era proprio -dar ragione a quel barbiere parigino che a un cliente che glì aveva ,detto : « J e voudrais que vous me coupassiez les cheveux )), «'Monsieur, - rispondeva senza-batter ciglio, - je ne coupasse pas, je coupe )). . . -Ma che grammatica storica! Per Abel Hermant l'imperfetto del congiuntivo ha pieno diritto di cittadJinanza, nella grammatica del- l'uso. Il est vrai - eo-li fa dire in Xavier al suo Lancelot, - que les im– pa,rfa,its ,du s~bjonclif sont quelquefois d'une forme bien rébarbative et fl.attent peu l'oreille: on en es•t quitte pour t~ur~e:· 1~, phr~e autre– ment, mais la concordance. -des temp-s est une 101 d a1ram. Tanto bronzea codesta legge, che quando non c'è modo di girar– la frase le orecchi-e: hanno un bell'essere lacerate, la sostituzione dell'im~erfetto col presente non è ammissibile. D'altra parte, se è ibliotecaGino Bianco

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