Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932
286 C. Zaghi poco importa ~e di pochi centesimi: è il modo d'accerktre l'adesfone con– tinuata. Dirigete la vostra attenzione segnatamente agli operai delle vie ferrate e a quelli che hanno che fare con armerie governative ,, priva.te : possono, come gli operai nel servizio del gaz, diventare in un dato giorno, importanti. Informatevi se i vostri affratellati hanno armi e quali. Se le contribuzioni bastano, consecratele ad armare l'uno o "l'altro rii quelli che non lo sono. Cercate spingere il lavoro di località in località nella provincia, Brescia e Pavia oocettuate e la Valtellina dove esiste lavoro. Addio, fratelli . .Scrivetemi. Riscriverò. Credo giunto il tempo per av– viarci all'azione e a promoverla è consacrato tutto quel poco d'energia fisica che m'avanza. Innanzi ed esciamo da questa melma che minaccia soffocare l'Italia in fasce. Vostro Grns. MAZZINI 1 ). E il 16 giugno, maravigliato d'el silenzio dell'Estiva! : Amico, Da quando vi mandai alcune linee pel nuovo Com. non seppi altro di voi. ,So che foste ma,lato e mi dolse. Ora mi dicono che state meglio ; e vi mando un saluto. Vorrei faceste avere l'acchiuso a quel vostro amico · d' Anc. Egli mi scrisse in febbraio cose buone assai sul di lui lavoro, sull'accettazione dell' All. etc. ma fu l'ultima lettera. Non chiedo corri– spondenze frequenti che accrescono i rischi; ma, di tempo in tempo do– vrebbero scrivere. Lascio aperto il biglietto perché leggiate e vediate ciò che suggerisco. Se non aveste indirizzo buono chiedete a Br. [usco Onnis]. Dal Gourrier non si son fatti più vivi e credo vadano male. Il Revéil escirà, m'accertano, alla fine del mese; lottano anch'essi contro difficoltà finanziarie. In Francia l'Impero perde terreno ogni giorno; ma non pensano ad agire se non alla morte di Nap. Vi confes,so che desidererei l'iniziativa venisse da noi. La rep. in Francia ha germi d'anarchia, di sètte incapaci -d'edificare, ma che spaventano la borghesia e minacciano un triste avvenire. E se il moto venisse dalla Francia sa- rebbe ricopiato nel male come nel bene. ' Addio per ora. Vostro 16 giugno [1868]. Gms. Così, tra speranze e illusioni, pressato da un lavoro sfibrante che· non gli dava un attimo di pace. Mazzini passò il '68 e principiò il '69; moralmente era abbattuto; fisicamente il male lo minacciava e fa-. ceva ancor più pallido il volto cadaverico e le bianchissime mani, ;mentre i capelli neri s' erano fatti radi e bianchi. Era ormai l'ombra di se ,stesso. In quel volto e in quel corpo disfatto vive-vano, 1 ) Alla lettera seguiva molto probabilmente un p. s., che è stato tagliato,. forse dall'Estiva! stesso. BibliotecaGino Bianco
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