Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932
Lettere di Giuseppe Mazzini a Virgilio .Estfoal 2u3 parte. Il continuare a dire Vogliamo guerra d'iniziati1:•a popolare quando nessuno risponde, in verità tocca il ridicolo. La questione politica rimane la stessa. Rimaniamo repubblicani; continuiamo a fare apostolato in quel senso. Se vien tradimento, se disfatta a modo Novara, se concessione di territorio, ,se altro dì simile, siamo perfet– tamente liberi di sollevarci potendo e sollevare la nostra ban– diera)) 1 ). Estival, repubblicano fervente, comprese il linguaggio di 'Mazzini e il 18 maggio mandava i suoi documenti alla Commissione per l'arruolamento nel Corpo dei Volontari Garibaldini, ed! era an– gustiato per le tergiversazioni, le lentezze e il subdolo procedere d'ei Commissari, come più tardi documenterà in uno studio di cui avremo occasione di parlare, temendo di non essere accolto. Ma pervenutogli il 31 maggio l'ordine di partire per Como e raggiungere il secondo reggimento volonta,rio, la mattina del primo giugno s'imbarcava per Livorno, navigava tutto il giorno, toccava Genova, dove si fermava poche ore, Alessandria e Milano, la mat– tina ,del 4 arrivava a Como e aveva un colloquio col fido seguace di Mazzini, Antonio Mosto, che in qualità di maggiore aveva il co– mando di un battaglione di bersaglieri. Il 12 giugno· (1'11, scrive il Guerzoni) Garibaldi, che aveva due giorni prima abbandonato Caprera su l'auguroso Piemonte, arri– vava a Como per passare in rivista il corpo dei volontari che ri– sentivano anc6ra dello scompiglio della prima formazione e li incuo– rava e si compiaceva del disordine e sorrideva delle varie e .strane foggie di vestire e raccomandava la òlisciplina e l'esercizio; e in vista delle ostilità imminenti muoveva due reggimenti, i soli armati, il 1° comandato dal Corte e il secondo dallo Spinazzi. Estival, che il 9 giugno era stato raggiunto dalla moglie, apparteneva a quest'ul– timo. La mezzanotte del 19 luglio le truppe giungevano a Lecco e alla prim'alba del 20 a Brescia; il 23, già dichiarata la guerra, Ga– ribaldi coi due reggimenti e un battaglione di bersaglieri al co– mando di Castellini si portava a Salò all'estrema sinistra dell'eser– cito italiano, custode dei valichi della Valsabbia e della sinistra del Garda e tra il 24 e il 25 concentrava le truppe nei dintorni del lago d'Idro, tra Hano, Vestone e Rocca d' Anfo 2 ). I) JESSIE w. MARIO, Della vita ài G. Mazzini, Sonzogno, Milano, 1885, pp. 430-32; MAZZINI, Scritti editi ed inediti: a cura di A. SAFFI,vol. XIIV, pp. 191-~1. Il 28 mag– gio cosi il Mazzini scriv~va al Campanella: « Dobbiamo aiutare la guerra, ma stare all'erta, preparare l'opinione a proteggere l'Italia, insistere perché in caso di tra– dimenti, di disfatte, di concess,ioni a stranieri, si possa calcolare sui corpi dei vo– lontari. In ciascuno di quei casi noi dovremo agire tutti a difendere il paese, e liberi allora di sollevare anche la nostra bandiera. Oggi v'è purtroppo, al '.!Olito, tendenza a darsi alla cieca» (1\1.AzzATINTI, cit., p. 1052). 2) Ecco alcuni brani del diario schematico dell'Estiva! che si riferiscono agli inizi di questa fortunosa e combattuta campagna del Trentino: « ~2 uvugno - Par- BibliotecaGino Bianco
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