Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932

La balia 353 fattezze regolari, scura d'incarnato, e gli occhi piccoli, marroni chiari, dolci. - Il bambino vien bene, - disse la donna sorridendo. La ba– lia glielo porse. - Lo dico anch'io, - fece l'uomo. - Lo potete dire, lo potete dire, - echeggiò il dottore quasi minacciosamente. - Sfido io. Ha sentito ohe carni ? ·_ si rivolse alla signora Agnese. - Par muro. La donna se lo prese nel grembo e lo sfasciò tutto. Poi lo alzò su nell'aria, al sole, che lo vedessero bene, di sotto, e lo ripose a diacere supino, tastandogli le cosce, le chiappettine tonde. Un sorriso, una delizia interiore le navigava negli occhi. - Che vuole, gli si vuol bene come alla mia, poverina, sia pace all'anima sua. Ha visto, mangia la pappa, digià. - E si sbottonò il petto. Allora la balia parve si riprendesse, che riaumentasse di statura. Era un petto da statua, perfetto di forma, di un incarnato che dal bruno digradava al marmoreo, dritto e duro, sodo; ma, lo senti– rono subito, non era il petto della balia, non ne poteva venire quel flusso prepotente di latte, di vita. - Ohe vuole, mi succhia tutto e non gli basta. È un gran man– gione. - E lo sculacciò. - Ma è tanto veniente. È stato bene che io non sia andata a fare il baliàtico : non mi sarei fatta onore. E poi noi s'ha troppo da fare al podere. Salutando, senza aggiunger parola al saluto, un uomo di mez– z'età col viso aggrinzito della gente dei campi, ma robusto e ben portante, si era aggiunto a loro. Soltanto anora parlò, come per riflessione. - Eh, davvero. E poi quest'anno. - E rivolgendosi al dottore: - Quest'anno la campagna va bene: c'è tanto da fare. Ha visto, - e accennò al di là dell'aia, - s'è bell'e fatto il pagliaio. E ce n'è tanti che hanno anc6ra da segare. Trenta sacca di parte s'è ri– :messo; non ci basta, ma ne manca poco: un quintale sì e no. E l'uva è bella. Se non ci .sono disgrazie .... Vuol vedere la stalla? Bisognò vedere la stalla e approvare, gravemente, col capo, con lo sguardo severo e compunto di chi non capisce ma vorrebbe non farsene accorgere per non far dispiacere. Però era una stalla pulita, questo lo vedevano anche loro, e la lettiera era fresca. Tornando fuori trovarono le due donne sedute accanto, sul mu– retto dell'aia. La balia aveva il bambino in collo e lo scrutava in viso con una serietà profonda, come se ne volesse fissare i tratti nella memoria, per riconoscerli un giorno. - Ah, che gente, che razze, - faceva il dottore sedendosi nel– l'automobile, - che bellezza, che soddisfazione! - E si batteva con le mani sulle cosce facendosi male dal grande entusiasmo. 23 - Ptoaso. 61bliotecaGino Bianco

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