Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932
346 D. OineUi - No, no; questo no, sennò lo sanno tutti, in paese; le pare, son tanto chiacchieroni. ... - Lo disse con un impeto selvaggio. Ci siamo, c'è qualche cosa cp.e lei non vuol far sapere, pensò il dottore. - Ma anzi, così hai notizie precise, stai più tranquilla anche te. Ohe ci vuole ? - No, no, senta .... - Il dottore si era rivolto verso la villa come per chiamare qualcuno o andare a dare un ordine. La balia gli si fece accosto come per trattenerlo con la sua vicinanza, poi gli passò davanti mettenrlosi fra lui e la villa. - -Mi stia a sentire. Anche noi, abbenché poveri, siamo di carne anche noi. Son due mesi che non ho visto più nessuno, che non so più nulla .... - Ma se l'altra settimana è venuto il tuo marito? - Appunto, lui .... Non son mica di quelle che abbandonano il loro bambino a una di qnelle donnacce che non trovano da andare a balia perché .... perché c'è le sue -ragioni, io. Il mio bambino! Eppoi vede, a casa, mia non e' è nessuno che abbia, la testa sulle spalle. La mamma del mi' marito è sempre stata al mondo come gli innocenti, co~e le bestie ; passa un giorno e poi ne viene un altro e Dio pensa per tutti e di fame non è mai morto nessuno. E il mi' marito .... che vuol mai, l'ha visto anche lei, è un ragazzo. La balia era diventata pallidissima, le tremavano le labbra; batteva le palpebre come ali spaurite. - Perché vede, da quando son qui ho capito tante cose anch'io. Lo vedo, sa, che a esser poveri c'è poco merito. Tante cose che fanno loro si potrebbero fare anche noi ai nostl'._ibambini, invece di tenerli a sguazzare nel suqicio sulFaie. -Ma si fa più presto, c'è meno da fare, a quel modo. Io lo vedo, sa, anche la signora Agnese, come tiene tutto al posto, come manda la casa, ci vuol sacrifizio. Ci son tanti obblighi, tanti doveri. Se avessi i quattrini che ha lei, io me li vorrei godere. Altro che sgobbare dalla mattina alla sera! E il signor professore, benché lui meno di tutti, ma in- . somma è sempre rinvoltato fra i suoi libri, anche se gli piacerebbe, magari .... si sa, è giovane, anche lui. E il mio marito, se passa una gonnella, se fa tanto di sentire un organetto, butta via la vanga e via dietro, come i ragazzi. E per andare a ballare è capace di far dieci miglia a piedi, e poi torna a giorno, e la mattina nel campo non si regge ritto. · - Ah, gli piace ballare? - Ballare! Mi piaceva tanto anche a me. M'ha sposato per quello. - E già la balia si rischiarava e benché non facesse nessun movimento, si sentiva il suo busto raddrizzarsi e come aprirsi a un respiro più ampio e le anche formose ondulare a quel ritmo inte– riore. - Ci avevo tanta passione a ballare. - I suoi strani occhi di cinese illanguidivano, si ammammolavano, sino a chiudersi dalla BibliotecaGino Bianco
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