Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932

La balia 345 ricamato di un gran candore di gale e di trine, sul cupo negrore dei cipressi ; e anche in testa portava una fusciacca celeste a righe accese di rosso che riprendeva la bavera al collo. - Perbacco, com'è imbellita! - fece il dottore. - Non pare sempre più una mòngola? - osservò il professore. - Già, con quegli occhi a mandorla, e quella pelle pallida, scura. - E quel naso, non vedi? Una mauciù. Si direbbe a volte che una corrente di sangue riappaia, dopo chissà mai quante gene– razioni.... Ma chi vuoi che ci sia passato, da, Stabbia, il Gran Khan? Benché non li potesse sentire, la balia alzò lo sguardo e li vide, fra la ramaglia. E a un tratto cambiò dal nero al bianco ; parve che le ossa si fossero lasciate andar giù tutte insieme, e venne su lentamente, -dinoccolata, distratta. Poi, quand'o fu vicina, si ran– nicchiò tutta in sé, come una bestia in difesa. - Buona.sera, balia, - fece il dottore con un buon sorriso. - Buonasera, signor dottore, - rispoi,;e la balia con la voce incerta, e gli alzò lo sguardo in viso scrutandolo, come se si aspet– tasse un'astuzia, e si mettesse in guardia. - Come va, balia ? La balia scrollò le spalle e chinò la testa. In gruppo, il pro– fessore e le due signore mossero verso la villa lasciandoli soli. - A me lo puoi dire, ai dottori bisogna dir tutto. E poi senti, se è per quest'affare della tosse cavallina, non ti lasciano andare; e se vai non ti ripigliano. Tu lo capisci : ne va della loro bambina. ,Se invece dici le cose come stanno, che hai qualche interesse da sistemare, o anche soltanto che vuoi riveder la famiglia, il tuo bambino, io scommetto ti ci fanno accompagnare in automobile. Ohe sarà, una mezz'ora ? - In automobile? - chiese la balia alzando su gli occhi pieni di lagrime nelle quali nuotava un mezzo sorriso involontario. La portavan di rado in automobile : avevano paura della polver.e, del vento, per la, bambina e per lei. -Ah di certo, ti fanno accompagnare. Tu mi capisci .... iMa ecco, sul serio, c'è o non c'è questa tosse cavallina al tuo paese? Par– liamoci franchi, io sono un uomo che capisce le cose. Ci son certe tossi cattive, ostinate, che paiono e poi non sono. Il dottore che ha detto? - Codesto non lo so. Vuol vedere la lettera? L'ha letta anche la signora. Dicono che sia la tosse cattiva, la tosse asinina, di– cono loro. - Senti, balia, se mi dici la verità. ti ci faccio portare domani, e in automobile; altrimenti fo un telegramma al dottore del tuo paese .... BibliotecaGino Bianco

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