Pègaso - anno IV - n. 8 - agosto 1932
. Bilancio garibaldino 167 ammazzar Garibaldi e un'altra per ammazzarsi, nel caso che egli la tradisca ! A parte questa stranezza, il libro d~l Curàtuio non è poi meri– tevole di vituperio, ed è una raccolta, se non ordinata, completa, di tutto quello che finora si sa, - e poi non è molto, - sulla sventu– rata compagna di Garibaldi. Gli accresce interesse l'appendice di documenti ricavati dagli Anales de la defensa de Montevideo di Isidoro De-Marìa, non mai utilizzati dai biografi di Garibaldi. Non vi è però chiarito, e vi è anzi frainteso, il punto più misterioso della storia di Anita : il suo stato civile al momento dell'incontro e del– l'unione con Garibaldi. L'oscurissimo passo delle Memorie, - oscu– ro in tutte le redazioni, - che riguarda quell'incontro, è troppo noto, edl è stato troppe volte riprodotto in questi giorni, perché valga- la pena d:i riferirlo. Io stesso, in· questa rivista 1 ), ebbi ad occuparmene e misi fuori, da un raro libro stampato a Rio de Ja– neiro, una testimonianza secondo la quale Anita, nel tempo in cui conobbe Garibaldi, era già maritata al pescatore- Manoel José Duarte. L'idea di una Anita maritata, anzi.ché nubile, h,1 colpito . di orrore tutti i ferventi garibaldini, sorreiti dalla autorità del Luzio. Essi dli.cono: la pròva che Anita foss~ 1mbile sta nel fatto che a Montevideo, nel 1842, Garibaldi la condlusse all'altare. Si sarebbe dunque, quell'uomo, macchiato di bignimia? Ma l'argomento -è anfibologico : tanto può essere la provlt che Anita era nubile, quanto che era maritata. ~nfatti noi potremmo opporre : e perché Garibaldi, dal momento che ne aveva l'intenzione, sposò Anita nel 1542, e non già nel '39, nel '40 o nel '41? Probabilmente perché fino al '41 Duarte era ancora vivo e, morto poi in quel torno, fu pos– sibile santificare col sacramento la illegale unione. Resterebbe quel - misterioso << l1ti vendicato)), che fa pensare a, una persona _ancora vivente nel '49, anno della. pietosa morte di Anita; ma il «lui>> può benissimo intendersi per « la memoria di lui>>. Il miglior risultato delle onoranze del cinquantenario (e ricor– diamo anche, di passata, la interessantissima Mostra garibaldina -0rganizzata, a Roma, dal Menghini e dal Monti) è senza, dubbio il primo volume della edizione nazionale degli Scritti di Garibaldi, -contenente una redazione inedita delle Memorie 2 ). La dignità este- 1) n pirata-centaitro, in « Pègaso », maggio 1930. L'idea di una Anita già ma– ritata non sembra da scartarsi neanche ad A. CooIGNOLA, Come Ga1·ibaldi conobbe Anita, nella « Nuova scuola italiana », 12 giugno 1932. Non ho ancora potuto avere un libro su Garibaldi in America, scritto in spagnuolo da ANITA GARIBALDI, di Ricciotti, e pubblicato a Buenos Ayres nel 1930. , 2) Edizione nazionale degli Scritti di Giuseppe Garibaldi a cura della Reale Commissione, Vol. I: Le Memorie di Garibaldi in una delle r.edg,_zi!)l!i anterior.i alla definitiva del 1872, Cappelli, Bologna, 1932 (L. 10). - Fra le più utili pub- BipllotecaGino Bianco
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