Pègaso - anno IV - n. 8 - agosto 1932
G. CAVIOCHIOLI, Le nozze di Figaro 258 panneggiamenti ve~to~i, come quelli della Nike di ,Samotracia». Mi sem– bra appunto che gh sia necessario scrivere riunendo e toccando insieme tutte queste corde; muoversi doè su uno sfondo saggistico come fa su Mozart in Nozze. di Figaro, e giocare di contrappunto· intorno al soo-– getto con rico~di infan~ili, moti_vi ecc., riuscendogli solo allora, qua:~i per un calore r1:fle8so,d1 andare m alto davvero col ricordo e coll'evoca– zione di vita. ELIO VITl'ORINI. ERICHKXsTNEJR, Herz (J;UfTaille. - Deutsche Verlagsan.stalt, Stuttgart– Berlin, 1929. M. 3,60. - - Liirm im Spiegel. - Deutsche Verlagsa,nstalt, Stuttgart-Berlin, 1929. M. 3,60. - - Ein Mann gibt Auskunft. - Deutsche Verlagsanstalt, 8tuttgart– Berlin, 1930. M. 3,60. - - Emilio e i « deteotives », traduzione italiana di LAVINIAMAzzuc– CHE'ITI,Coll. « Libri d'acciaio». - Bompiani, Milano, 1931. L. 9. - - Fabian, die Gesohiohte eines Moralisten. - Deutsche Verlagsan– stalt, Stuttgart-Berlin, 19-31. M. 5,75. L'.emblema del primo libro di versi di Erich Kastner, Herz (J;UfTaille, è un pegasino a dondolo inalberato sullo sfondo d'un cuore. Eloquen– tissimo. Codesta lirica, inf!l,tti, è un cauto ritorno al sentimento con ampie concessioni all'ironia, e il suo disdegno dei toni alti reazione na– turale a quei lirici ermetici e sublimi che, se oggi hanno smesso la zazzera che li accomunava ai garzoni di barbiere, continua.no tuttavia a rotear occhi e parole dietro cui sbadiglia una vacuità refr attaria a ogni eco. Per sollevar la poesia dal discredito in cui per colpa di costoro il caduta occorre, - pensa Kastner, - ch'essa ridiventi spirituaJmente utilizzabile, cioè capace di dar voce ai dolori e alle gioie del presente nel linguaggio di tutti e d'ogni ora; oc.corre che i poeti tornino a sentire come i pedoni e li forniscano di unà « lirica usabile >>,termine che dimostra quanto finora la vera lirica fosse rara. Solo quando il poeta :saprà esprimere, quasi per delega, ciò che opprime ·e commuove l'uomo qualunque facendogli trovar nei p·ropri versi coincidenze. ra,sserenanti, egli tornerà ad avere nell'umano consorzio una funzione. Il « grande artiere>> carducciano è in sostanza invitato a mollar l'aggettivo e a di– ventar semplice operaio, ma in compenso « utile>> e legittimo come tutti gli altri. ,Scender da cavallo, parlare invece di favellare, smettere la magnilo– {Juenza, e lodar magari l'amore delle cameriste: non abbiamo già udito una volta questa canzone ? E non abbiamo sentito nella prosa ritmata sgorgare una più schietta vena di poesia? Ma Guido Gozzano era un nostalgico che civettava coi dagherrotipi ed Erich Kastner è un pro– vinciale che ormai non può più fare a meno della grande città. In mezzo ,ci son le Alpi, c'è la guerra, l'inflazione, la libertà erotica, la crisi, Ber– lino, c'è una sapienza d'amarissime gioie che il crepuscolare torinese ignorava. Ma anche Kastner passeggia per i giardini dei morti senti– menti e li semina d'ironia e anch'egli si compiange comp,iangendo altrui. iblioteca Gino Bianco
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