Pègaso - anno IV - n. 8 - agosto 1932
250 u. GHIRON, Poesie Le altrui ,esperienze erano quelle del Carducci, del Pascoli, di Ga– briele D'Annunzio. I motivi che esprimono in più .sicuro modo l'indole poetica del Ghiron ,sono quelli· dettati dall'amore ·e dalla morte. Motivi eterni e universali nel regno della poesia, ma che diventa,no caratteri– stici in lui e sembrano aver essi il potere di liberarlo dalla scuola, fa– •cendoglisi sentire ora come desiderio spasmodico (molto bella in questo senso la lirica Sogno rosso), 01·a come incubo e male nost;i,lgico. Vi si mescola, variazione o complicazione di que' motivi, un argomento caro ai romantici non meno che al Ghiron, il quale, toccandolo e ritoc– candolo, si .salva però sempre da ogni romantica morbidezza: l'argo– mento delle case di piacere, in cui si offrano scene in antitesi con quelle loro conna,tilrali. Per esempio, la scena della morte d'una delle tristj. in– .quiline. Oppure, pericoloso tema, -- ma svolto vittoriosamente, - l'ap– parizione d'un frate in una di quelle case, per cercarvi di che ricoprire un bimbo da lui trovato ignudo in un tugurio, nella notte d'inverno; e })oiché in tutte le perdute balbetta angoscioso l'istinto della maternità, ecc.o, il frate se ne torna zoc,colando giù pel vicolo, con le braocia cariche di lane: Or dietro dietro, via come u,n mendico, Al picchiettar veloce dei due zoccoli Fa ogni <YUore jn silenzio la sua strada ; finché non si ,spenga anche quf\l picchiettare e non diventi la notte, intorno a quei cuori di donne, triste come non mai. L'apparizione del frate tra le perdute, le perdute intorno alla com– pagna; morente: sono momenti che possono ricordare certi quadri del– l'estremo ottocento: del Grosso per esempio. Dico pel soggetto e dico per la tecnica. E anche altre poesie del Ghiron, prevalentemente nar– rative, possono ricordare quei qua,<lri là, per violenza di contrasti così nell'espressione del sentimento come nel gioco delle ombre e delle luci, delle linee e dei colori : quadri, dove la parte del leone ,se la faceva a ogni modo il ,soggetto, in tempi in cui gli studi, gli esperimenti tecnici, .anc6ra non avevano soppiantato l'invenzione e la composizione. Certo, Ghiron è un .poeta visivo, tutto evocati fantasmi : e quel che vuol mét– mervi sotto gli 00chi sa mettervelo, con evidenza e con risalto sempre -felicissimi. · Tornando ai motivi dell'amore e della morte, qui, ripeto, trovo il Ghiron migliore, benché non precisamente dove egli medesimo scom– metto, si giudica più forte. C'è del michelangiolesco victorhughiano, per esempio, nel Carro. Ma io sto pel quadretto di genere: pel Vecchio prete che piaceva al Donadoni, o per la Viuzza col trespolo di piazza -fermo dinanzi a un uscio, nel meriggio afoso : BibliotecaGino Bianco Col lungo muso chino, fra uno svolio di mosche, il magro collo tende annoiato il ronzino. Ché nessuno ancor scende, e tanto è già che aspetta, - col vecchio vetturale ché sonnecchia a cassetta, - il tréspolo di piazza nella viuzza stretta.
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