Pègaso - anno IV - n. 7 - luglio 1932
72 C. Pellizzi vere c~noscenze, che poi n~n resistevano a tre quarti d'ora di con– versazione piana, in salotto da ricevere. E che lo scompartimento ferroviario aiuti gli uomini a conoscersi fra loro è un inganno, perché li aiuta a conoscersi per quello che non sono. La diligenza, se mai era un cimento vero e chi lo superava, senza squalificarsi ' ' . dava una prova conclusiva di solide qualità : di temperamento, d1 resistenza, di educazione. Ma oggi, come alternativa alla insupe– rata bellezza dell'and'are a piedi, noi preferiamo l'aeroplano e l'automobile, che hanno individualità e autonomia, che ridanno vita alle strade lunghe ed agli itinerari aperti. ,Se non altro 1 ve– dremo scomparire quell1indicibile tipo di uomo « che fa sempre colpo in ferrovia>>; e il potersi scegliere i compagni di viaggio man– tiene le dignitose distanze e le categorie necessarie. Meglio far amicizia con lo stradino che ti aiuta a sostituire una camera dl1aria, o con la merciaia di villaggio che ti rifornisce di benzina, piuttosto che reggere la conversazione di quei personaggi austeri e ignoti, tutti di una stessa maniera, che per cinque o dieci ore saranno schiavi e vittime del sedile in faccia a te. Io confesserò senza pudore che viaggiando in ferrovia « faccio l'inglese» : abituo i muscoli del volto ad un'espressione timida, riservata e severa, e fingo di igno– rare totalmente la lingua del paese che attraverso. Non credo, poi, nella leggenda delle avventiire di, viaggio; né comunque desi– dero avventure (di viaggio). Volevo dire che la tramontana .di quest'anno mi ha sospinto su una carrozzetta automobile lungo la Via Aurelia, là dov'essa si distacca dai monti che cingono a meridione il golfo della Spezia, e punta dritta sopra Sarzana per un lungo ponte che attraversa il Magra. È il paese dove sorgeva un tempo la città di Luni, che i Barbari distrussero e credevano di aver distrutto Roma; uno dei paesi di pi.ù nitido e schietto disegno in questa Penisola tutta così disegnata, dalla creazione e d'alla· storia. (Ohe n'è del vostro e nostro antico dii.segno,amici pittori? Dirò un'eresia, ma ho l'im– pressione che il disegno dovrebb'essere, per voi, quello che per noi è la lima). Non più Liguria e non ancora Toscana, linea di sutura. fra due parti d'Italia cosi vicine e lontane, questa zona viene usualmente attraversata dai viaggiatori con una gran confusione di impressioni e d'idee:· che gente è questa? e con quale storia'!' e che specie di dialetto è il loro ? Ecco, il Magra è un largo arido fiume in cui si specchierebbero, - se non ci fossero tanti sassi calcinati e cosi poca acqua, - i castelli malaspiniani di Mulazzo e Fosdlinovo, dove Dante trovò degno rifugio e riposo grato; anzi, geniali ozi, se è vero quello che dice il Boccaccio, che il Poeta si lasciò qui persuadere dal Marchese Moroello a riprendere ~a prima Cantica interrotta. E questo paesaggio conferma il tanto di verità che deve pur- BibliotecaGino Bianco
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