Pègaso - anno IV - n. 7 - luglio 1932
68 Utinam una sola, ma che questa sia ottima, sia ricca, abbia gabinetti scientifici e biblioteche degne di questo nome. Lo -St•ato dovrebbe pretendere che ogni città universitaria di tipo B o C garantisse nel bilancio annuale la somma sufficiente per mantenere le Fa– coltà che desidera: non la somma per pagare i professori sol– tanto, ma la somma per acquistare libri e mezzi di studio_, ché un'Università allora può dirsi tale quando, pur composta d1 una sola Facoltà, rappresenti non un peso morto, nel campo degli stud!ii, non un'officina dove fabbricare soltanto titoli accademici, ma qualche cosa. di vivo nella cultura del Paese. Noi potremmo allora sviluppare di più l'insegnamento di ma– terie fondamentali e, dove fosse necessario, raddoppiarne le cat– tedre. Ch'io sappia, solo Napoli ha due cattedre di clinica medlica e tre di clinica chirurgica e solo Roma ne _ha due di clinica chirur– gica: in altre Università con numerosa popolazione scolastica, se un bel giorno tutti gli studenti volessero frequentare le lezioni di clinica medica ascolterebbero a centinaia un solo professore e non troverebbero posto nella stessa aula. Nell'Istituto Superiore di Magistero di Firenze due sono le cattedre di lingua e letteratura italiana, e sono troppe : in tutte le Facoltà di Lettere non ce n'è che una sola. Se, dunque, i mezzi che· abbiamo fossero meglio distri– buiti, se non sorgessero cattedre sempre nuove e più speciali, se alcune Università fossero obbligate, come dicevamo or ora, a dimi– nuire il numero delle proprie Facoltà, non solo non lederemmo gli interessi delle cittadine universitarie, che si vedrebbero fatte segno a maggiore attenzione culturaie, perché quella sola Facoltà sarebbe provvista di tutti i me·zzi di studio, ma noi potremmo preparare an– che meglio l'avvenire di discipline fondamentali. Un _articolo del re– cente Decreto Giuliano fa sperare che col tempo si possano istituire lettorati anche per quegli insegnamenti di lingue e letterature che ano6ra ne mancano, e forse noi potremo un giorno migliorare anche la posizione degli incaricati, i quali, nelle Università Regie di tipo A, percepiscono al mese non più dì quattrocento lire, e sono giovani veramente degni di aiuto e dli attenzione e nella maggior parte futuri titolari. Dar~ ad essi una migliore sìstemazione economica, affinché possano attendere con serenità agli studi e al loro com– pito di insegnante, si può anche con i mezzi di cui ~ggi le Univer– sità dispongono, purché si capisca una volta per sempre che prima di creare la grande Università ricca di cattedre e di insegnamenti bisogna fare i conti sul serio, e pensare soprattutto all'immediato interesse dei giovani, i quali non tanto alle specializzazioni andreb– bero avviati quanto ad una solida preparazione culturale, che è anche la condizione necessaria per diventare un giorno, e ne avranno sempre tempo, bravi ed onesti specialisti. Istituire assistentati, e magari mutare in assistentati insegna- BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy