Pègaso - anno IV - n. 7 - luglio 1932

102 U. Ojetti - Lettera ad Alfredo Rocco, ecc. ogni impresa, consigliarsi coi ministeri, con le direzio~i ~enerali, cogl'istituti competenti. Si tratta d'una mostra d'arte italiana al– l'estero? Veda l'Ufficio se dato il gusto di quel popolo e il nome che , .. già vi ha l'arte nostra, sia bene farvi soltanto una mostra, come ~ dice, d'avanguar,dia o un'esposiuone di tutta l'arte nostra, d'_ogni_età e m~– niera e se sia meglio mandarvi cento opere di cento pitton, scultori, incis~ri o ,~oltanto di pochi tra essi, con molte opere ciascuno (che è il mod~ più sicuro per farsi conoscere e ricoDdare) ; e interroghi i capi della Biea:male veneziana che ha in ogni parte del mondo fiduciari suoi, memori e grati della nostra ospitalità,; e nomini un commissario e O'li dia da svolgere un programma definito, o almeno discuta con lui il programma ch'egli presenta, e lo assista, anche quando egli è là, in ogni istante. Si tratta d'un congresso di scienze? Si rivolga l'Ufficio alla Classe di scienze dell'Accademia d'Italia e sui temi da svolgere le chieda relatori degni e noti anche tra gli scienziati del paese dove si terrà il Congresso, e discuta i nomi uno a u~o, e raccolga i prescelti primai che partano, pregando, se oocorra, il ministro dell'];Dducazione o degli Esteri di riceverli e di dar loro istruzioni anche sull'opera di propa– ganda che ad essi spetta come a ogni Italiano appena passa il confine. Si tratta d'una missione universitaria? Il ministro dell'Educazione e il direttore g enerale dell'Istruzione superiore sieno per decreto obbligati a. rivolger.si al tuo Ufficio che solo può avere o procurarsi esatta notizia di ciò che c onviene a que:lla .città e a quella università straniera, come carattere, come cultura, come costume, come lingua; e la .scelta sia fatta di comune accordo tra voi, sempre tenendo fuori nel corridoio i soliti autolatri che nelle Università sono una folla. Si tratta d'una mostra dei trasporti o d'una mostra agricola? La stessa via te~gano i ministri delle Comunicazioni o dell'Agricoltura, e col tuo ufficio esaminino e vaglino e .scelgano uomini, programmi, bilanci, progetti degli ed:iJfici da co– struire, e sopra tutto, considerino e misurino i concorrenti stranieri da superare. E ogni volta un uomo di tua fiducia vada, prima di tutti, sul posto, s'accordi con la nostra rap,presentanza diplomatica o consolare e porti a Roma i dati di fatto ai quali bisogna adattare l'azione. Un commissario ottimo per la Germania può es~re pess·imo per la Francia; una mostra buona per Londra non lo è pèr Buenos Aires. Aggiungi che, molte di queste proposte perché fuori d'Italia la nostra. cultura e attività figurino degnamente, vengono proprio da Italiani che vivono all'estero e che adesso non sanno a clii propriamente rivolgersi, con chi parlare, dove trovare, prima che un aiuto, una guida, e vanno da un ufficio all'altro, sospinti da belle parole. Entrare nei particolari è inutile poiché queste idee sono anc6rai sulla carta, e sulla carta probabilmente resteranno. Certo è che, per l'esem– pio straniero sempre più urgente e pei danni sempre più frequenti di questo disordine, i più pensano che a una soluzione ,s'abbia ,finalmente da arrivare. Vi sono, è vero, anche i soliti apatici pronti a soggiungere: - .S'ha altro ,da pensare, coi tempi che corrono. - Io invece credo che in questi tempi difficili s'ha pure una fortuna: ch'essi sono difficili per tutti -cioè, a parità di mezzi, diventano facili per chi ha più volontà di vincere: Con amicizia, UGO 0JE1.ITI. Biblioteca Gino Biaoco

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