Pègaso - anno IV - n. 7 - luglio 1932
74 O. Pellizzi - Tramontana matrimoni nel Nord ; o come il fondale per una scena dli f éerie, dove un Pierrot fumiste lanci una serenata allusiva ed ironica alla sua Colombina.... Tutto ti sembra, fuorché il Duomo di Siena; e dopo il primo attimo di sorpresa quando sei svoltato nena piazza, infili dritto la scalea marmorea e vai a perderti nei chiassuoli sordi e bui, i quali conservano il coraggio di essere quello che sono. A giorno fatto cerchi di sfuggire a questa secolare tirannia dli linee e di atmosfera, sali .su una torre o una terrazza alta, o prendi giù pei viottoli che portano in discesa rapida verso la casa di · Santa Caterina; e ti sorprende come la campagna stringa da ogni lato la città e vi penetri, sinuosa, con valloncelli, fratte e pianta– gioni. Ma quella campagna non ti dà ristoro da questa città; . sembra anzi una continuazione di essa,, una proiezione della città. Siena, coi suoi pittori e architetti, devono avere inventato la cam– pagna senese ; hanno d'ato la versione agreste della stessa amara e allucinata arsura, della stessa illuminata fo])ia di ocre gialle. E finché ,Siena esisterà, in un punto almeno della terra sarà attuale il Duecento; il monelluccio. che mi accompagna aJ viottolo dei Benincasa, si ferma davanti a una porta e dichiara: - Qui stava il cavallo che ha vinto il palio ; il venti del mese si fa il ban– chetto. - Sopravvive nei suoi occhi e nella sua voce il dugentesco patriottismo di contrada, l'orgoglio vicinale; quello stesso che pre– siedette già alla costruzione delle torri, e ispirò le guerre di se– stiere e dli fazione. Il patriottismo, oggidì, segue le linee dei continenti. Si respira più largo, ma la sostanza è uguale. Ora si fila ·con la tramontana in poppa, giù verso la foce dei grandi fiumi toscani, l'Arno, il Serchio. Queste ripe basse e albe– rate hanno un'equivalenza poetica minore e quasi contemporanea a noi: è l'epopea sensuale di Gabriele D'Annunzio. Il rullo dolce del motore arieggia lo sciabordare dell'acqua sotto la chiglia leg– gera. Qui bisogna assumere un atteggiamento di maniera, mormo– rando : « Così discendo al mare, - .Così veleggio .... >>. Sfocia con questi fiumi la nostra rettorica letteraria del primo Novecento. CAMILLO PEJLLIZZI. BibliotecaGino Bianco
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