Pègaso - anno IV - n. 6 - giugno 1932
714 M. Visoardini quand'ecco, a una sosta, sento qualcuno che, attraverso lo sportello aperto, mi grida: - Tu, Placido ! - Tu, Arcipaoli ! - esclamai a mia volta, non appena l'ebbi guardato in viso. - Dove sei diretto ? - A Santa Losanga. - Anch'io. - Sali qua. - Volentieri. Ma poi, come conti di arrivar lassù? Coll'au- tomobile? - A dir la verità, non ne so nulla. - Se vuoi esserci prima di sera, è l'unico mezzo ; perché a Santa Losanga non troveresti nemmeno un biroccio. - E allora dove dovrei scendere ? - Alla prossima stazione. Gli altri viaggiatori parvero colpiti dall'avvertimento largi– tomi dall'amico e si cm1sultarono fra loro. Erano due rubicondi fac– cioni d'impresari, accompagnati da un terzo individuo giallognolo, sbiobbo, con le scarpe lucid'e, che pareva l'immagine del catasto. Appena il treno si fermò, mi affrettai a calare la mia roba. Gli altri mi imitarono e ci dirigemmo tutti verso una grossa automo– bile postale, che attendeva fuori della stazione. ,Senonché, sul punto dli varcare il cancello, Arcipaoli mi ri– chiamò a gran voce : - ,Senti ! Senti ! - Tornai in tutta fretta e quello mi tirò nello scompartimento, mentre il treno, :fischiando, si rimetteva in moto. - È stato uno scherzo, - sogghignò Ì'amico. - Quei baggiani arriveranno a Santa Losanga non prima delle -sette, a candela spenta. · · - Ma dici davvero ? Se ti ci· colgono, povero te ! - Oh, sai, io me ne imbuschero. . - Sei un capolavoro! - esclamai. - Come t'è venuta l'idea? - Ti spiegherò, - rispose l'amico. - L'hai visto quella spe- cie di giamberlucco dalle scarpe lucide? È un famoso iettatore e dovresti ringraziarmi di avertene -.sbarazzato. Gli altri due sono dei concorrenti guastamestieri. Oorbezzoloni, respiro meglio a non vedermeli vicino ! - Per me, veramente, potevano anche essere degli ottimi clienti. - Ehi, ingrato che non sei altro! Se prendo io il lavoro, come ne ho speranza, t'impegno sùbito per cinquanta mila lire di macchi– nario. I miei principali non aomandano di meglio che di mostrarsi all'altezza dei tempi. È un anno che mi seccano per avere dei rom– pipietre tedeschi. Ora senti. Supponi chè noi siamo soli alla gara. Biblioteca Gino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy