Pègaso - anno IV - n. 6 - giugno 1932

710 A. Sorani - Incontri con D. H. Lawrence chiama! - disse. - :È un prodotto della nostra volontà. Quando la volontà si spegne, viene la morte. :È necessario mantenere la cir– colazione della volontà, come del pensiero e del sangue, sforzarsi di essere vivi. Se ci ,si abbandona si è finiti. Del resto, - continuò pa– rafrasando con un sorriso un vecchfo detto, - che cosa è la morte? La morte è ,soltanto l'orizzonte. Pensava che aveva anc6ra molto da lavorare, _emi parlò d'un lavoro in cui attingeva sempre nuova freschezza di vita: la tradu– zione delle· novelle del Lasca, a cui s'era posto con gioia, un lavoro che lo snebbiava e gli infondeva salute. Era pieno di serenità e par– lava con una grande dolcezza' dii Firenze, dove sarebbe certo ri– tornato al più presto, a meno che non gli fosse stato consentito di ritornare a fare il lungo viaggio al suo rancho messicano. Meravi– gliava di sapel'lo sulle soglie della morte e di udirlo fare anc6ra progetti .su progetti. Si sentiva veramente che, secondo la parola di .Aldous Huxley, egli era una ifiamma e la -si pensava inestingui– bile, e fatta tutta luce. Ne serbo a:rfc6ra vivissima un'impressione di que·sta sorta, ma comprend'o perfettamente cfué la sua vita agitata e devastata, come la sua opera ingombra e fumosa, abbiano lasciato ombre di dubbio e presentino tuttora difficoltà interpretative. La vera conoscenza di Lawrence comincia ad! esser possibile solo ora che egli è morto, e sarà aiutata dalla p ubblicazione delle opere ined!ite che egli ha la– sciate e dalla pietà biografi.ca e documentatrice dei pochi amici che lo conobbero be n da vicino ed! ebbero il dono delle sue lettere. Alidous Huxley attende alla pubblicazione del _suo epistolario. Richard Aldington pubblicherà presto un altro volume di poesie inedite. La signora Lawrence ha promesso di illustrarci gli itine– rari d'elle migrazioni dello scrittore, la cui giovinezza possiamo solo oggi conoscer meglio dopo la pubblicazione del libro di ri– cordi della sorella, che tanto god~tte della sua intimità. Un mate– riale enorme continua e continuerà ad accumularsi intorno alla vita e all'opera del Lawrence, la cui presenza dopo la morte sem– bra farsi anche più attiva e vicina. ALDO SORANI. BibliotecaGino Bianco

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