Pègaso - anno IV - n. 6 - giugno 1932
708 A. Sorani mente perché subdolamente suggestiva, le più corrotte malefatte dei sensi e dei sessi. Sono costoro che hanno provocato la morte del vero amore, che hanno arbitrariamente fissato i limiti tra lettera– tura morale e letteratura immorale e hanno, alla fine, depauperata la « colonna di sangue>>. Ci sono oggi cento culti fallici decantati in libri moralissimi, di· cui il censore, cieco e ottuso d'olfatto, non s'accorge. L'amore dei libri moralissimi manda miasmi di cui il censore non può accorgersi, se non altro perché ci è troppo abi– tuato. Il censore arrossisce d'ove non deve arrossire. I tipografi fio– rentini che hanno composte queste bozze, se le capissero, non arros– sirebbero perché hanno letto le novelle del Boccaccio .... Lady Ohat– terley si dovrebbe· pubblicare in italiano! Lo interruppi per confessargli che, per quel che potevo intuire da uno sguardo a certe pagine che m'aveva poste sotto gli occhi, anche in Italia il censore non avrebbe data facilmente via libera agli 311llOri della Lady e del guardiacaccia, ma gli mostrai d'inten– dere sinceramente il suo. punto d'i vista e lo confortai a resistere alle richieste di tagli, che comprendevo avrebbero tolto al romanzo il valore che egli vi annetteva. Ed egli concluse coll'affermare che far quei tagli sarebbe stato tagliare la « colonna di sangue» non solo al guardiacaccia, ma a tutto il libro. Ripensando a quel colloquio, sono sicuro che D. H. Lawrence non avrebbe mai consentito a far pubblicare in Inghilterra l'edizione espurgata di Lady Ohatterley che vi -è stata pubblicata in questi giorni, ma, quel che più importa, mi sento sempre più convinto della genuinità del proposito, per lui salutare, che Lawrence volle realizzare con quest'opera sua tra le peggio interpretate e con– dannate. Om;nunque lo si voglia giudicare dal lato artistico, La,dy Ohatterley, nellé intenzioni del suo autore, non ebbe nulla d'i volu– tamente pornografico, anche se ,sceso a così franchi particolari di tecnica, di fisica e di fraseologia sessuale. Lawrence pensò sincera– mente ohe dal romanzo dovesse spirare un'aura ,di purità, anche se egli lo intese come una sfida al così detto buon gusto o buon tono della maggioranza dei lettori. Per questo, egli soffrì moltis– simo che il suo libro dli.venisse preda, specialmente in America, di editori clandestini e fosse costretto a venir venduto sotto spo– glie mentite e sotto banco. Egli aveva considerato il romanzo come un manifesto di battaglia, come un aperto richiamo a quella che egli riteneva la vera moralità e credo che sia tanto oltraggioso per la sua memoria pensare, come fa il Middleton iMurry, nella sua biografia di Lawrence, che Lady Ohatterley sia il supremo sfogo di una ,sessualità rimasta sempre incompleta e insoddisfatta e diventata tutta morbosamente cerebrale nell'ultima fase della vita dello s crittore, quanto il pensare che Lawrence abbia voluto /di– lettar.si di pornografia a scopo di lucro, per solleticare fruttuosa- BibliotecaGino Bianco
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