Pègaso - anno IV - n. 6 - giugno 1932

Incontri con D. H. Lawrence 705 tre ,parti d'Europa, così si trovava a suo agio in mezzo al nostro popolo provinciale e paesano, attraverso il quale ·sentiva di poter portare incolume la sua personalità, e tra cui sapeva trovare quegli affiatamenti che non aveva potuto. trovare altrove, né in patria, né in Australia, né negli Stati Uniti, né nel Messico. Com'è noto, dopo il suo ritorno dal ,Messico e la pubblicazione del suo grande romanzo messicano The plumed Serpent, il Lawrence aveva deciso di rimetter su casa in Toscana, il più possibile vicino a Firenze, d1ove erano alcuni dei suoi più cari amici, e aveva scelto per sua dimora la villa .Mirenda sopra Scandicci, una villa chiara e dìsaidorna, aperta su un bel panorama di collinette e di prati, lontana dal mondo e insieme prossima alla città che egli preferiva, in quel clima che i medici gli avevano consigliato e in quell'ambiente per lui più riposante e insieme adatto al lavoro. Qui l'affannoso romanziere, che aveva da poco immaginato l'ardente rinascita degli antichi Dei Aztechi ed aveva cantato liricamente il riavvento del « Figlio della Stella del Mattino», quella « stella dell'al di là che è dentro di noi)), riposava e lavorava, in un ro– mitaggio campestre, attorniato da. una famiglia di contaidini e aveva ripreso a scrivere a dipingere ed anche a ricamare! Lo vidi spesso in quella casa in questo periodo di tregua. Se era occupato a tavolino, non c'era pericolo che nessuno riuscisse a distrarlo dal suo lavoro e, per quante visite venissero, nessuna riusciva a farlo levare o a fargli volgere la schiena. Ma, interrotto di sua volontà il suo lavoro, la sua ospitalità diventava delle più accoglienti ed anche commoventi. Faceva, come sempre, tutto lui : era lui che accendeva il fu oco per il tè, .e metteva l'acqua a bol– lire e preparava e disponeva chicche.re e piatti e vassoi, era lui che andava a cogliere le frutta e i pomodo ri nell'orto e confezionavia i cròstini; era lui che dopo il tè veniva a presentarvi ai conta– dini, a mostrarvi il giardino e la stalla e ,a rimproverare il colono che non aveva fatto in tempo a venirvi ad incontrar col calesse, come .egli aveva ordinato, perché non vi fosse scomoda la salita alla villa. E aveva preparato i libri da regalarvi, librf d'altri, che gli erano giunti dall'America, ma che egli aveva già letto e pote-ya · raccomandarvi, e copie di libri suoi con la sua firma, cosa tanto più notev-ole, - sebbene egli non ve lo facesse notare, - in quanto poco prima, e ve lo raccontava, aveva strappato da una rivista le pagine di uno dei suoi primi capitoli di Mornings in Memico perché la rivista l'aveva promessa da tempo ad una vecchia spinster noiosissima, che avrebbe dovuto arrivare dopo di voi. ... Affabile, umano, cqrdiale e anche malizioso, ma d' una malizia senza cattiveria e soprattutto senza morbosità. Alcuni dei quadri che eo-li aveva dlipinto allora e che erano tra quelli che egli si di– spone;a a far esporre con tanto scandalo in una galleria privata 45. - P~gaso. BibliotecaGino s:anco

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