Pègaso - anno IV - n. 6 - giugno 1932

660 L. Sa-lvatorelli stra generazione)) (cioè durante il •periodo rivoluzionario-napoleo– nico) e quello del medesimo « nella prosperità)) (cioè dopo la re– staurazione del 1814). Nel primo periodo ,si era apprezzato, anche da « i mal prevenuti)), il valore della religione; e gl'insegnamenti del clero, dall'altra parte, « erano divenuti più solidi, più ragione– voli più d!iscreti )), tanto che esso « si era riguadàgnato la con:fi- ' . denza e la stima dei popoli)). ,Ma nel secondo periodo era mterve- nuto un cambiamento notevole. « Il Clero, bisogna riconoscerlo, è divenuto nella prosperità minore di quello che era nella sciagura .... Al tuono della persuasione si va ada,gio adagio sostituendo il tuon@ dell'impero; prima si pregava, ora si comincia a minacciare. Si propongono i castighi spirituali, e si invoca il braccio dei Re. Prima si voleva giustamente far riconoscere che nelle verità reli– giosé non v'è nulla di contrario alle molte verità che tutte le scienze ci sono venute svelando. Ora si comincia a declamare contro i lumi, e si cerca di spargere del disfavore su tutti i rami delle umane cognizioni; e a mettere gli animi in diffid'enza contro i loro pro– gressi. Prima, o con una franca confessione, o· almeno col silenzio, si riconoscevano molti abusi, e non si disconveniva dell'opportunità di ripararvi. Ora si predica soia;mente, si inculca e .si vuole tutto quello che è stato .... perché appunto è stato prima così. Non si cerca più di cattivare gli uomini, si vogliono sottomettere)) (pp. 324-325). Di questa disillusione del L,ambruschini noi conosciamo da un pezzo l'analoga contemporanea, in materia non identica ma con– tigua. È quella espressa nei versi famosi (ma rimasti, quando fu– rono scritti, non m·eno inediti dello Zi,baldone lambruschiniano) : O stranieri!. s,ud vostri stendardi Sta· l'obbrobrio d'un giuro tradito; Un giudizio da voi proferito V'accompagna all'iniqua tenzon: . Voi che a stormo gridaste in quei giorni : Dio rigetta la forza straniera ; Ogni gente sia libera, e· pera Della spada l'iniqua ragion. È la disillusione romantica della Restaurazione. Il Lambru– schini, che di politica non si occupa, ·la prova sul terreno religioso. Questo terreno religioso, però, non è quello della speculazione pura, ma della vita religiosa-ecclesiastica, nei suoi contatti con la società civile e la cultura moderna. E perciò il problema si pone fino dia allora per lui nei termini di autorità e libertà, domma e pensiero chiesa gerarchica e credenti. L'anno decisivo della crisi lambru~ schiniana, - il termine «crisi)) non è forse il più adatto, perché non pare ci fos~e nulla d'impro~so e di violento, nessuno strappo, nessuna esplosione, ma tranqmlla maturazione di idee - non è tanto il 1813-14, colla lettura del De Candolle, quanto' il 1816-17, Biblioteca Ginb Bianco

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