Pègaso - anno IV - n. 5 - maggio 1932
562 A. Stanghellini - .Amici - La,scia andare, - fece svogliatamente Roberto, dicendo le prime parole che gli vennero alla bocca. - Tocca a me a pagare. - Perché appunto a te?, - rispose Giorgio senza convinzione. Un terzo che non appariva, ma che s'era formato, li per lì, colle scorie dell'uno e dell'altro, suggerì ad entrambi: « O se faceste alla romooa? Se ognuno pagasse per conto suo?)). Quando furono sulla porta del caffè, Giorgio disse con uno sforzo, sentendo di mentire : - Ba-da bene di avvisarmi, _se ti càpita l'occasione di tornare da queste parti. L'altro grugmì qualche cosa, volta/Ildo appena il viso mentre ten– deva la ma/Ilo. E s1 separarono oosi e fecero i primi passi, ognuno per la sua strada, leggeri, quasi festosi, sentendo che nOIIls'avevan più (Iliente da dire. E se· fosse stato domandato a ciascuno di loro : « Ha niente in CO(Iltrarioche il suo amico vada ·all'altro mondo? Una commissio(Ile? Un saluto ? )), la risposta sarebbe stata eguale da en– trambi. « Mah, per conto mio .... >>. ARTURO STANGHEJLLINI. BibliotecaGino Bianco
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