Pègaso - anno IV - n. 5 - maggio 1932
François Ma,itriac 553 la sua arte. I suoi libri succed'endosi ·non perdono, anzi acquistano di interesse. All'apparire del Thérèse s'era trovato troppo arido l'ambiente, troppo monotono l'argomento che ripeteva anc6ra una volta il motivo delle lande. Ed ecco che Maurirac trasferisce il dramma sempre su più larga trama. In Destin una matura vedova delle lande, Elisabeth, che è una sorta di: Noémi invecchiata, alla quale non manca anche questa volta un vecchio suocero, s'innamora d'un giovane scapestrato, anch'esso oriund'o d'elle lande, mia cor– rotto e ,scaltrito dalla vita parigina. La narrazione si sivolge tra Parigi e la provincia, in parti eguali. I personaggi sono provin– eiali e parigini, in egual numero. Il dramma emerge dal torbido tormento di Elisabeth, che vede lentamente mutarsi l'affettuosa amicizia per Bob in una inconfessabile passione. Ma tutto rimane nel vago; la morte rapisce Bob prima che lo spirito di Elisabeth sia del tutto perduto. Il figlio della protagonista, Pierre, che non sente per la madre ùn affetto propriaJ1!-ente terreno, va lontano a: militare per la sua fed'e. E Elisabeth rimane sola, nelle landle, tutta presa ormai dall'amore per la terra. Dei Trois récits il Ooup de couteait si svolge interamente a Parigi: vi si esprime la impos– sibilità di raggiungere la pace e la felicità nel libero amore; le anime avvinte dalla passione terrena difficilmente riescono a di– stricarsi, e non sono anc6ra libere da un legame che già si tor– mentano in nuova prigionia. Il protagonista di questo· racconto confida alla moglie i tormenti che gli der1vano dalla donna alla quale egli ha sacrificato la sua vita coniugal'e. Il second'o racconto, Un homme de lettres, anch'esso interamente parigino, narra il ,sacrificio della felicità d'una donna all'ambizione ,letteraria di un uomo. Il terzo, Le dérnon de la con_naissance, dovrebbe rappre– sentare la vittoria della Grazia su un esseré simile a quelli descritti nei preced'enti racconti; ma, - confessa l'autore nella prefazione, - «je n)ai su dépeindre que les échées d)itne ame visiblement ap– pellée qui résiste J se reprende J se re/use pour céder encore >).Rac– conti, scorci, que·sti tre, .che precedono il Ce qni était perdu, nel quale l'autore dovrebbe provare nel pieno della vita parigina l'ef– ficacia artistica del suo mondo interiore. Egli dipinge un ambiente di corrotti e dli mondani che ha solo lontani riferimenti con le lande. Sono dio.ecoppie : la prima composta da Irène, donna spirituale, raffinata, che una malattira interna spinge lentamente ver,so la tomba, e da Hervé, uomo inutile e fatuo, solo pre·occupato dei suoi piaceri; l'altra coppia è formata da iMarcel, letterato man– ciato, ma uomo di grande ingegno e di sottilissima sensibilità, e da Tota, giovane donna delle lande piena di curiosità morbose e di frenetici desideri, avulsa ormai dalle tradizioni della sua terra. Qualche critico ha affermato che, alfine, Destin era un «buon>> romanzo, alludendo al taglio apparentemente ,sgraziato delle pre- BibliotecaGino Bianco ..
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