Pègaso - anno IV - n. 5 - maggio 1932
544 O. Tumiati - Ambulatorio per soli poveri che non trova lavoro>>- Non vuol capire, non vuol discutere perché sente che ogni discussione sarebbe il principio d'un contrasto, forse dl'un distacco e spezzerebbe il solo filo che la tiene alla vita, la, sola rendita che le è concessa, quella d'amare qualcuno. (L'irragionevole intransigenza di qualche fede non muove forse da quell'umana paura?). Una volta, sono riuscito a farla accogliere in un ricovero di vec– chi. Vi godeva una certa libertà edl era felice. Ma dopo un mese ritornò da me sbigottita per dirmi che l'avevano mandata a casa. Senza una ragione. O forse per quella dli far posto aò altre. - La servente, - racconta,.- mi fece alzare alle sette e mi disse di fare il fagotto. Domandai perché. Alzò le spalle. Ero sempre stata zitta, zitta .... Così, -Maddalena è tornata nella sua stanza in compagnia del freddo e dei pochi stracci che tiene sempre in ordine per una innata distinzione di modi. Ohe vi fosse o non vi fosse, nessuno se ne è ac– corto. !Muove così poca acqua la barchetta della sua vita. Forse nella pochezza dell'intelletto essa ha trovata la forza di non capire le sue tante miserie e la fede l'ha aiutata a giudicarle inevitabile << volontà del ,Signore>> . .Si chiamino come si vuole le leggi che go– vernano le·cose, l'accettarle è, troppo spesso, la sola saggezza che ci è. consentita. Rassegnata, !Mad'd'alena ha dovuto ricoverarsi in questi giorni all'ospedale, malata di ·freddo. È stata una fortuna. Penserà che suo figlio non va a trovarla perché lavora. Nessuno le dirà che è in carcere. - Adesso mangio. Non dimenticherò mai la felicHà di quella voce e il raggio di quello sguardo. Da tre anni, da quando era sortito dall'ospedale, Zanetti era a spasso. Mancanza dii lavoro e sfiducia degli impren– ditori che conoscevano quel suo male improvviso e crudele. Ora ha trovato da lavorare con qualcuno che non lo sa e lo crede sano. Lavora per quattro e mangia. Finalmente. - Non mi par vero, - aggiunge, - ma mi fa male. qualc;he volta. Non ero più abituato a mangiare ai pasti. E mi purgo, sa, quasi tutti i giorni. - Ride con– tento con tutti i denti bianchi che brillano nel viso sporco di car– bone. Riso antico che vien su dalle radici profonde della vita e la riconosce, - malgrado tutto, - un dono. , CORRADO TUMIATI. Biblioteca·Gino Bianco
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