Pègaso - anno IV - n. 5 - maggio 1932
632 G. Prezzolini timori; e parlò con la massima energia quando si sentiva più impres– sionato. Così, per esempio, divenne veramente eloquente quando insisté sul timore che i tentativi di introdurre le istituzioni liberali in Europa :finirebbero col ribattere le catene di un despotismo an– cor più pesante, e che le tendenze irreligiose dell'epoca non fareb– bero altro che armare il sacerdozio di poteri nuovi e pericolosi. Si. mostrò molto interessato alla questione della schiavitù negli Stati Uniti, e disse di desiderare che la parte settentrionale potesse stac– carsi da quella meridionale, affinchè il New England e gli altri Stati non schiavisti potessero esser interamente liberati da quella corruzione. Parlò molto di altri argomenti, specialmente letterari; ma mi parve piuttosto interessarsi· dli ciò che riguarda la Religione e lo Stato, sebbene i suoi timori e le sue ansietà gli impediscano di pubblicare interamente quel che sente e pensa sopra l'una e l'al– tro. A me pare saggiamente liberale in politica e sinceramente cat– tolico nella sua fede. Il suo temperamento lo conduce a vivere a lungo e tranquillamente in campagna, dove si occupa di agricoltura e di botanica, di poesia e di letteratura. È di già ricco e lo sarà ancor più alla morte del vecchio suo zio, il marchese Beccaria; ma - non credo che questo modificherà le sue abitudlini, che saranno sem– pre determinate dal suo cara,ttere originale. È di mediocre statura, e i suoi capelli son completamente grigi, cosicché appar più vec– chio di quel che non sia; balbetta un pochettino, e annusa tabacco abbondantemente. E semplice, franco e ardente, - almeno talvolta è ardente a modo suo, - e mi lasciò non soltanto con una forte im– pressione del suo ingegno, ma anche del suo eccellente e leale ca– rattere.: .. )) 1 ). Mi pare che nel ritratto del Tièknor vi siano alcune pennel1ate felici : quel ,Manzoni che parla coraggiosamente attraverso i suoi timori, e più fortemente là dove si sentiva più impressionato, di– pinge a vivo l' uomo,. e fa ammirare ancor più chi sapeva, qualche volta, essere fra Cristoforo avendo da natura qualcosa di don· Abbondio. Più facili ad indovinare erano i segreti del carattere del Rosini. Nello stesso anno il Ticknor lo trova a Pisa in casa del professore Carmignani 2 ). « È una persona rotondetta, compiacente, bonaria, vana e molto piacevole, della stessa età del Carmignani ; è piutto– sto invidioso, come autore, della reputazione del ,Manzoni, del Grossi e degli altri suoi contemporanei fortunati,. e lo lascia vederè in modo straordinariamente chiaro. Sa un'infinità di aneddoti e ce ne raccontò di Madame de Stael e dello Schlegel al tempo in ~ui 1 ) Op. cit., vol. 1 U, p. 44; . 2 ) Il celebre professore di diritto penale Giovanni Carmignani dell'UniversitR di Pisa (1768-1847). BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy