Pègaso - anno IV - n. 5 - maggio 1932

530 G. Prezzolini quando, per via dei moti del 1830, i liberali erano più che mai so– spettati, sono descritte dal Ticknor; il quale ci racconta come il Balbo avesse il coraggio di mostrarsi in pubblico con quell' uomo « che aveva vestito la divisa del galeotto >>, cercasse di suscitar fa altri interesse per lui, l'invitasse in una sua villa dove scrisse le Mie Prigioni e gran parte delle sue tragedie. Gli Americani che si recarono a veder Pellico furono varii, come ho detto. In tutti risuona la stessa nota che intendemmo nel Tick– nor : la visione di un uomo che è stato spezzato dalle sofferenze del carcere. La signorina Caterina Sedgwick, una popolare scrittrice di racconti per ra,ga,zzi 1 ), lo conobbe nel 1844, e ne scriveva cosi ad un' amica : « Ho visto qualche cosa che ti interessel.'à più d[ tutti i quadri italiani: Silvio Péllico. Egli vive a Torino come bibliotecario d'una certa marchesa 2 ). Gli scrivemmo un biglietto, chiedendo di poter aver l'onore· d[ riverirlo, poiché potevamo re– cargli notizie· dei suoi e anche nostri cari amici, gli esiliati, che eran stati suoi compagni allo Spielberg. Venne immediatamente a trovarci. È di bassa statura e mingherlino, un'ombra di un uomo, dai lineamenti delicati e simmetrici, con quel tanto di corpo che è necessario per la legge di gravità adl impedire allo spirito di volare naturalmente in alto, - è persino più ombra del dr. Channing ! 3 ). I suoi modi hanno una dolcezza, gentilezza e levità che corrisponde al suo aspetto esterno. Fu molto soddisfatto delle notiz.ie che gli demmo dei suoi amici, e molto si interessò a qua nto gli r accon– tammo della sua :figlioccia, la piccola Silvia Maroncelli. I genitori di lui son morti or sono due o tre anni. - Dieu m'a fait la grà:ce, -– disse, - de les revoir en sortant de la prison. Dieu fait tout pour notre mieux; c'est cette conviction qui m'a soutenu et qui me sou– tient encore. - Avendoci detto che viveva. una vita ritirata, e che aveva poche conoscenze in _Torino, gli rispondemmo che aveva amici in tutto il mondo. - Ciò p rova, - egli osservò, - che ci son da per tutto delle belles am.es. - I suoi modi, i suoi. sguardi, la sua voce ed ogni parola ch e pronu nziò erano in armonia col suo libro .... Mi dispiace di aggiungere che i suoi compatriotti si mostran sfidu– ciati del Pellico ed esprimono l'opi,nione, sia pure con reluttanza, che egli sia C:ii,d'uto in una volontaria soggezione alla cricca del de– spotismo politico e pretino. Ci han detto persino che si sia fatto Gesuita. Per conto mio non lo credo, né }lo udito addurne alcuna prova .... Egli è. un santo a cui la grazia non può mancare)). Il Tuckermann 4 ), un critico dl'arte americàno innamorato del- 1 ) OATHEHINE MARIA SEDGWICK, Letters fro-m abroad, 1841, vol. II, pp, 23-24. 2 ) La marchesa di Barolo, Giulia de Colbert (1785-1864). 3 ) William Elllery Channing (1780-1842), filantropo e sacerdote americano, con– siderato come il fondatore dell'Unitarismo. 4 ) H. J. TUCKERMANN, The Italian Sketoh-Book, New York, Riker, 1848, p, 129. Biblioteca Gino B'anco

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