Pègaso - anno IV - n. 4 - aprile 1932
Le mnra di Firenze 425 chie... a chi v'era accostato >> 1 ). Siamo in gradlo di ,dare ullla do- . cumentazione rigorosa di codesta notizia del cronista, che alla v,igilia del grande movimento popolare del '93 viene implicita,– mente a denunziare la spòssatezza dei oontribuenti per Ile recenti imprese aretine e pisane, e perciò il più atitivo oontrollo ,sugli abusi coone conseguenza di ,c,odesto disagìo, 1 da, cui è prossima a scaturire una violenta reazione popola-re oontro il vecchio ceto dirigente. Contro gli mimrpatori, tutti elencati in un registro d'archivio del 1291-92 2 ) oon le precise misrnre delle occup,azioni rispettive, il noto giudice sui diritti pr,onunzia altrettaa:rte sentenze, che li con– dannan:o a pagare amnuaJlmernte.un soldo per ogni braccio lineare di mura usufruite. La lista di tutti coloro che hanno « domum edi– ficatam super muris civitatis >> per tratti determinati, - comples– siva,mente 55 braccia e tutti t>sattamente identificabili nella sooonda cerchia fino a San Pancrazio, a San Pier Maggiore e Oltrarno, - oomp,rende nello stesso tempo famiglie magnatizie, quali i Pazzi; i ·Nerli, gli Soali, oome persone del piccolo artigiainato, nonché chiese e sped~li. Reilativamente alle OOIIldizionidegli uS1Urpatori varia anche la misura .dell'occupaziollle di ciascuno, da 3 braccia fino a 43; ma tutti avevano operato allo stesso modo, e quasi soÌi– da1mente, ace-ostando i nuovi edifici l'uno all'altro, ,sec01I1do quello che ,si rileva ,dalle oonfinazioni, mentre [i addossavano alle mura. Solllo oompresi in una lista, a parte, perché tassati 1I1ellametà, quelli che hmgo lo stesso tracciato si eramo limitati a congiun– gere la propria casa alle mura oon dei legnrumi, a guisa di terrazza, - · sovrapponendovi un pergolato'. È ovvio che la diversità dei due casi ,dipendeva daJlle oondiziòm.i topogr31fiche in quel limite estremo deHa cel'chia ,a;bhando1I1ata: dove a questa rimanevano contigue aree di terreino sufficienti, e indubbi,ameinte di proprietà privata perché la rivendicazione demaniale è limitata alle sole. mura, si era trovruto vamtaggioso i:µcorporare nelle mura stesse nuove co– struzioni; dove, invece, vecchi ed'ifici preesistevanò, ma quasi a ridosso della cinta, i proprietari si erano estesi quanto era possi– bile, con l'Ìlllgegnoso adattrumento del pergolato. Particolare inte– ressamte perché vaJle a documentare come cresceva F~nze, sec-Ollldo la libera i1I1iziwtivadei cititadini, di volta in volta che la cerchia murata si allargava. È questo l'ultimo ricordo di un'attività esp1ica1Ja d•al giudice suì diritti del Oomullle) perché la democrazia dei tempi di Giano d1~IlaBella rec[amò una più energica difesa dei. beni pubblici e U1I1 più diretto controllo mediante il nuovo ufficio dei Sei sopra i di– ritti del OornUJ1e,che in,teressò anche i dantisti per la pretesa ap-· 1) GIOVANNI VILLANI, Oronica, libro VUI, cap. 2. 2) ARcHivlo DI STATO DI FIRJCNZE. Capitoli, XLIII, 105 sgg, BiblLOt~ca Gino Bianco
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