Pègaso - anno IV - n. 4 - aprile 1932
Volfarig,o Goethe 393 tano scrive lettere goethiàne <;he sono un incanto. Marianna von Willemer, la Suleika d~l Divano, scrive liriche palpitanti che, me– scolate con quelle di Goethe e con esse stampate, sono tenute per • .cinquant'anni tra le più belle co~e dì lui. Da parte sua egli crea :figure femminili di cosi reale, intima, nervosa grazia, quali in nes– suno erano :fiorite prima che in. lui. Esse appartengono al romanzo della, sua vita: a quel romanzo che egli nQn cessò mai di scrivere, 'e avrebbe voluto. non mai finito. Raccontare la propria esperienza vitale gli fu caro, quanto farla lampeggiare .in talùni formidabili aforismi, che rischiarano spazi di dubbio. e di tenebra, qua-n~o farla sbocciare, immediata, sullo stelo della gl'acile canzone agitata dal vento. Sempre egli ritorna, come un navigatore, come un pellegrino; alle proprie vicende d'ond'e gli è nata, quasi creatura viva, la scienza del mondo e dell'anima ·umana: si racconta in Werther, si racconta in Faust, si racconta in Guglielmo Meister, si racconta -nella Campagna di Francia,· nel ·. Viaggìo in Italia, e :finalmente, non più travestito, riell'autobio– .. grafia 'monumentale, Verità e Poçsia. Qui egli non si dissimula più in accomodate sembianze dli romanzeschi eroi; ma, già declinante negli anni, ricompone le proprie memorie con un senso di ordina– mento, di armonizzazione didascalica. Come documento psicologico · la biografia :rion dà forse quello che dànno le opere fantastiche. Ma come tesoro di saggezza .è incomparabile, e come arte, cosa sovrana. La prosa di Goethe vi. ha certo perduto il brusco e il friz– . :zante del suo « n:aturel >> settecentesco; nia ha acquistato un'ugua– gliania di temo, un'avvolgente omogeneità, che è quella della matu- rità piena del suo stile narrativo. · · La poesia.1 come. un agente atmosferico sulla verità che affiora dalla memoria, e Goethe crede che così debba essere. Non l'esi– stenza d'uri uomo comune, ma quella <l'un poeta è narrata., Egli ha ormai come vita esemplare quella vita sua; apparentemente senza guida, che tanto egli meditò e vagheggiò, èhe tanto lo educò a im– parare e a sognare : così bella che, letta appena, noi tosto torniamo a rileggerla con voluttà in un'altra proiezione che egli ne abbia trac– ciato in libri, in pensieri sparsi, in diari, in lettere ad amiche e ad {!,miei. Per il maggior critico spagnolo moderno la vita dell'uomo Balzac ha interesse e valore. molto più d'ogni suo romanzo; così è oggi molto vagamente diffuso il sentimento che, se tutto dovesse spegnersi ~i Goethe, rimarrebbe luminosa la favola della sua vita come un capolavoro d'i vita umana. In realtà nulla può spegnersi di Goethe, se la sua vita ci rimane diletta. Chi ama la sua vita ama la sua opera, che la contiene tutta e n'è il documento e il commento. Autobiografico, come oggi si suol dire, più costante e ostinato di Goethe non esistette. Né pertanto miglior illumi~atore di ,sé. In lui tutto tende a farsi chiaro. Non Bibl.ioteca Gino Bianco
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