Pègaso - anno IV - n. 4 - aprile 1932
392. S. Benoo la cosa più naturale del mondo risolvere il suo dramma Stella in una situazione chiara e netta di bigamia: non si accorge del– l'audacia, e presenta proprio quel dramma in dono alla sua bella effimera fidanzata Lilì; e solo trent'anni dopo, fatto attento che tale soluzione urta troppo il· senso morale del pubblico, la sosti– tuisce con una chiusa convenzionale. :Ma nel frattempo egli ha già ammutinato contro di sé la società di Weimar insediando il libero amore nella propria casa di Consigliere aulico con la piccola Cri– stiana Vulpius (figura e anima da cameriera, scriveva una signora del tempo), in. cui accheta la no1talgia di Roma· cantando per lei le Eleg,ie romane come un .signore dei tempi d'Augusto per la pia– cente liberta. Non _esiste ostacolo alcuno perché egli non abbia a sposare in regolari nozze la giovine, se non quello 'della difficile presenta:zione di così umile donna alla Corte; e tuttavia non la sposa, se non molti anni dopo, repentinamente, quando riconosce , la superiorità della brava creatura, che gli salva la vita e la casa, nei giorni dell' invasione francese, mentre egli crede morire di spavento. · Allora il suo sentimento verso Cristìana raggiunge altezza mo– rale; e la vulcanica malaccorta Bettina Brentano saprà che cosai • voglia dire non aver avuto abbastanza rispetto per la signora von Goethe. Ma il marito della signora von Goethe, innamoratosi nel frattempo di Minna Herzfeld, rimugina intanto nell' acuta mente indagatrice la trama ardita delle Affinità elettive, il suo. grande ultimo romanzo, dove affronta fino alle più arcane con– seguenze fisiologiche il problema delle anime esuli dai legittimi legami per· attrazioni elementari alle quali cercherebbero invano resistere. La morale di Goethe è indulgente : Margherita sale al cielo; Faust. si salva: d'altronde egli stesso, il poeta, non ha molto da farsi perdonare. Non è stato né quel seduttore, né quel. donnaiolo che comunemente· si crede; là sua vita sensuale, supe– rati i primi .bollori giovanili, sembra essere stata molto sobria, e in tutto d'ominata dal suo bisogno di vagheggiamento fantastico e di ,socievolezza intelligente. Un' atmosfera di brucianti passioni · avrebbe potuto .facilmente avvolgere l'uomo che e:ra tra i più belli dei ,suoi ten:i:pi e, vestito da Orest,e, sul teatro di Weimar, ..s~m.. brava ima. statua antica ..· Ma Goethe non sacrificò mai troppo di •sé alle passioni, e più volte tenne a bada le donne di quello che esse tenessero lui. Il tonò goethiano, nei- rapporti con le d'onne·, è_ piuttosto quello di un'avvolg~nte amorosità, di un aleggiamento, dello spirito dall'una all'altra possibilità d'amore, ·con un lucido controllo e un sottile piacere delle proprie vibrazioni interne, le quali, come avviene nei grandi lirici, mUtanò immediatamente in vibrazioni àlate della parola. -Curiose' trasmissioni spirituali av– vengono in quegli avvicinamenti fra lui e le donne. Bettina Bren.:. Bibliot~ca Gino Bianco
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