Pègaso - anno IV - n. 4 - aprile 1932

Lucia 469 . xx. Sarebbero venuti a chiama-ria, a riportarle la bambina. Certo l'avrebbero interrogat~ stasera: era per quello che la facevano aspettare; che le guardie l'avevano fatta salire sul vaporino, e l' avevan messa lì, in quella stanza. Al giudice si sarebbe spie– gata; il giudice avrebbe capito. I giudici sono uomini vecchi, che hanno compassione. Coi ladri, coi malfattori devono esser se– veri, ma lei non aveva fatto nulla di male; li avrebbero riuniti, lei, Vincenzo -e la Lucia. Non ci può essere uria legge per tenere i ge– nitori separati dai figlioli. Le leggi son fatte pei ladri, per gli assassini. Ma la Luciar, do\re l'avevano messa? Perché la, tenevano lontana, dalla mamma, tanto tempo ? Forsè non era passato molto tempo, forse il tempo non passava mai per lei, e i minuti diventa– vano ore. Purché non l'avessero lasciata sola, al buio, la Lucia. La porta poteva aprirsi a qualunque momento; ma aveva paura di guardarla. E se si fossero scordati di lei ? Si alzò in piedi : cercar di qualcuno, chiedere, sapere, chiamare .... Quell'uomo che l'aveva accompagnata parlava italiano : le aveva detto con tanta buona maniera· di venir con lui, di non aver paura, che tutto si sarebbe aggiustato, di aspettare un po' lì. Sarebbe tornato presto, si sa– rebbe potuta. spiegare con lui, fargli capire della Lucia .... Si fece alla porta, mise la mano sulla maniglia. Ma la porta non si apriva: era chiusa- a chiave. Perché l'avevano chiusa dentro? Non voleva mica scappare. Ma la Lucia? Provò più forte: la Lucia non l'avreb– bero mica chiuf:a sola, come lei? La porta non cedeva. Dov'era la Lucia ? Lucia, Lucia, Lucia,. Era così leggera, quella porta, quel ferro verniciato, sottile. Era chiusa, come una prigione .... _Ma non era una prigione, non aveva mica rnbato, lei; era una stanza qualunque, come tutte le altre. Quelle pareti liscie, senza nulla. Fi– nalmente le apparve una luce improvvisa, un nome : Ellis Ailand. Ellis Ailand. Ecco, l'a,vevano portata a Ellis Ailand. L'avevano scoperta, l'avrebbero rimandata in Italia, non l'avrebbero lasciata entrare in America. Le forze del silenzio si chiudevano :-u di lei. E in lei non trovavano più resistenza. 1 Prima che si ri::i,lzasse dal suo stupore, che qualche cosa la riat- . taccasse alla vita, passò il tempo, e si pose fra lei e il passato, nello spazio della distanza. Poi rinacque il pensiero della sua bambina, come un filo di luce, da uno spiraglio. Ma era già lontana, staccata, da lei, la Lucia. Forse l'avevano data a Vincenzo, a suo padre, digià,. Ecco : era meglio così. Lei non era d'egna. Era bene che la mandassero via,. Vincenzo l'aveva perdonata per compassione. Soltanto per compa,~sione. Non la poteva perdonare, Vincenzo. Ora gli faceva pietà; ma poi, col tempo, se ne sarebbe ·Biblioteca-Gino Bianèo.

RkJQdWJsaXNoZXIy