Pègaso - anno IV - n. 3 - marzo 1932
L'arte del Poliziano 305. Quel si vede ondeggiar: quei par ch'inciampino: Quel con un cembol bee : quegli altri ridono : Qual fa d'un corno e qual delle man ciotola: Quale ha preso una ninfa, e qual si rotola. Ma in questa scena di campagna, tolta dalla realtà,· chi pon ritrova gli stessi atti acutamente incisi, e la stessa gracile sottolinea– tura? ... Non foss'altro quell'aver fisso l'occhio al particolare, e il modo stesso ·di ritrarlo, l'impressione, che questo sia anc6ra un tradurre da una figurazione già realizzata, resta:, Spargesi tutta la bella compagna, Altri alle reti, altri alla via più stretta. Chi _serba in coppia i can; chi gli scompagna : Ohi già 'l suo ammette, chi 'l richiama e alletta : Chi sprona il buon destrier per la campagna : Chi l'adirata fera armato aspetta : Chi si sta sopra un ramo a buon riguardo: Chi in man lo spiede e chi s'acconcia il dardo. M-a_quelche più importa ormai non è tanto cercar di definire l'arte del Polizia.no nel suo ca.rattere essenziale, dove proprio comincia, vive e si manifesta, quanto studiarne !e· forme, anzi la forma, che è veramente sempre una, scomporre le impressioni e ricomporle. Questo è il segno più certo del suo stile; e lo ritrovi, perfetto, in una stanza, in tutto il poema, perfino in un yerso solo .... _ Con archi e laccl e spiedi e dardi e corni. Ecco quel che s'è detto arte del concertare, nominar le cose ognuna con la sua impronta, la sua forte impro:p.ta , e saperne ricavare effetti d'insieme. Non è la superiore armoni.a c he tutto assoggetta, tutto investe, imbeve e colora di sé : è arte più rozza, che molto do- · manda alla composizione, e a una composizione che scopre facil– mente i suoi artifici. C'è cosa più semplice, più affettuosamente sem– plice, d'un addio, da mod~1larre su una linea sola? E Poliziano anche qui a scomporre, a giocare di rifrazione : Or poi che il sol sue rote in bas_socala El da quest'arbor cade maggior l'ombra, Già cede al grillo la stanca cicala, Già il rozo zappator del campo sgombra; E già dall'alte ville il fumo esala; La villanella all'uom suo 'l desco ingombra; Ornai riprenderò mia via più corta : E tu lieto ritorna alla tua scorta. Non s'è mai visto un così assoluto fare a meno di prospettiva; pure le cose di per sé s'allontanano, cercano l'aria loro, e creano le di– stanze. Li vedi l'ombra che il sole al tramonto getta più lunga, qui odi il canto del grillo, lo zappatore laggiù, solo, se ne torna alla sua casa, ecco il fumo. che sale dall' alte ville, e lo sguardo è pene- 20. - P~aso. ino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy