Pègaso - anno IV - n. 3 - marzo 1932
304 G. De Robertis vuole, ritroverà sempre gusto e diletto. Dovreòbe es~er questa !a prova della dispersione massima, e dice la presenza del poeta m ogni luogo. Ma l'argomento del poema'? È un pretesto, valido solo a disporre la materia. ('Senza dire che vi. sono sproporzionate de– viazioni). I legamenti? Esterni e, quasi, scelti tra i più frusti; per non affaticare né la composizione né il lettore. Quasi in un tratto vista amata e tolta Dal fero Pluto Proserpina pare ec. Pare! e parla, di su una de,le porte. Pare, paior,, 1 si vede, sono i modi soliti, classici, per ritra,rre le sculture e legarle nei versi. 'Ma in quelle celebri ottave dove loda la vita campestre, anche li, non è che un continuo vedere: << veder la valle e 'l colle e l'aer puro», << veder- la terra dli pomi coperta», << veder cozar monton, vacche mugghiare>>. Scolpire non è anc6ra, ma veder netto sì, per forti impressioni. Ma subito appresso: Or delle pecorelle il rozo mastro Si vede alla sua torma aprir la sbarra; e quasi seguitando : Or si vede U villan domar col rastro Le dure zolle.... Ritrae qui scene dal vero, o come le ha viste in antichi bassorilievi ? O, comunque, non par che ritragga con gli stessi mezzi, con gli stessi artifici stilistici ( si vede, si vede), coi quali ricalcherà con le parole gli intagli delle porte della Reggia ? Torna la primavera, e Petrarca: Zefiro torna, e 'l bel tempo rimena, dove di zefiro non par di sentire altro che il fiato, e una gran letizia espressa nell'aria limpida (il << bel tempo»); ma, Poliziano, come se proprio traducesse da una scultura e d'a un simbolo: Zefiro già di be' fioretti adorno Avea de' monti tolta ogni pruina ec. Vi sono poi descrizioni meno legate a un disegno, indipendenti, animate da un ritmo sgargia,nte. E nessuno penserebbe che questo Bacco e il suo coro risultino da uno dei quadri delle porte della Reggia. Pure basta la sola forza delle parole a richiamarti al gusto· d'un'altra arte: Vien sopra un carro d'ellera e di pampino Ooverto Bacco, il qual duo tigri guidono : llJ con lui par che l'alta. rena stampino Satiri e Bacche, e con voci alte gridono. BibliotecaGino Bianco
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