Pègaso - anno IV - n. 3 - marzo 1932
Tre cardinali e un papa 291 Al portone di bronzo la sentinella presenta l'arma anche a noi; ma per la Scala Regia c'è una fila di Svizzeri che marcia di con– serva, battendo il passo .sui gradini di marmo: non so perché, quel ticchettio di scarpette infioccate, a tacchi alti, mi pare goffo. Ecco il cortile di San Damaso, la scala breve, la sala Olemen– tina: gli Svizzeri son là, 80pra i divani, come nell'album di Don Dante e le alabarde sono poggiate in fila contro il camino : nes– suno che mostri di vederci: lo capisco: che contano le vesti nere in mezzo a tanto viola? Ecco, la sala ne è fitta, e monache, e frati mormoranti : la luce investe le pareti damascate, le grandi consolle d'i marmo, èol cro– cifisso tra due enormi vasi orienta!~. Pian piano si arriva alla por– tiera custodita da una guardia nobile : si vede altra gente in fila, immobile, che tace: siamo già arrivati? Non ànc6ra: è un'al– tra sala foderata di arazzi, di un disegno sovrano : Raffaello ? Forse. Ma perché mi distraggo? Non vedrò presto il Papa? Non . gli parlerò ? Son capitato. vicino al :finestrone : piazza San Pietro, vista così dall'alto, sembra una scacchiera fantastica con l'obelisco, il cer– chio dei paracarri, le due fontane, i birilli degli ometti e delle carrozze .... Ma ecco la terza portiera, la terza sala:· grande, tutta rossa, con in fondo .... si il cielo del baldacchino, ma il Papa non si vede. Davanti ho tutta la fila dei visitatori, che avanza a passi impercet– tibili, in silenzio : a,rrivano dal fondo voci spezzate, gravi e qual– che volta una voce più lenta e più grave: certo la sua .... Epp1J.re qnasi ci siamo : la colonna si è as:-:ottigliata molto : tra le teste, sullo sfon<lo rubino, incorniciata nell'oro d'ella poltrona, la :figurina bianca, così sottile. Ma è il viso che non vedo : dalle due parti ci son due monsignori chini, che si muovono continua– mente: quello a destra è grossissimo e parla sempre, con un vocione tonante : annunzia al Papa via via chi si presenta, ma non mi fa veder nulla.... f Anc6ra più vicino! Davanti a noi non son rima8ti che tre dome– nicani altissimi e tre suore in bigio. Mi rivolto a guardare il mio rettore: è pallido, la commozione gli si legge nel viso. Ecco, egli avanza di un passo e cade in ginocchio, mi ingi,nocchio anch'io; egli si china a baciare qualcosa di rosso che sporge d'a un gradino, vorrei baciare anch'io .... in quel momento una mano pesante mi scende sulla spalla e preme, mentre un vocione tuona : - Santità, il Seminario Pio! - (intendo, è quel monsignore grosso .... perché mi preme?) e sùbito un'altra voce, tremula, che par che venga da profondità misteriose : - Oh .... il Seminario Pio! Ma questo è il Papa! Rialzo la testa vivamente, e il viso suo ecco BibliotecaGino Bianco
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