Pègaso - anno IV - n. 3 - marzo 1932

Gios-ue Carducci e Giuseppe Torquato G<irgani 265 simi studii. Ti prego a volermi informare, ç1, suo tempo, di quello ti scriverà il 1 Mamiani. E dimmi anc6ra se in Faenza, traslocato te, vi fosse qualche posto per il povero Cristiani ; il quale mi si rac– comanda e che io vorrei levar via di San Miniato. Dimmi ancora quel che dicono costassù delle tue.Rime. E mandamene qualche co– pia, non molte però, d'a ò.istribuire a qualcheduno che conosco-io. Mandane una al Teza. 1 Mi bastano 5 al più;· e filetu hai dove man– darle', non ti confondere. Seri vimi ; e ama 'i. il tuo aff.mo GIOSUÈ. Vivi aic,centi politici, - siamo a,l tempo dei Giambi ed epodi, - sono in una lettera della metà di marzo : . Bologn!)., .15 marzo 1861. Caro Gargani, Il Chiarini mi ha scritto e m:i dice che ti ha mandato una lettera a cui tu hai già risposto. E mi dice anche che gli è stato impos– sibile vedere il Ministro fin qui, ma o che lo vedrà presto, o gli farà avere la mia e tua lettera e il fascicolo per mezzo del Ferri : più, che tu sei molto ben raccomandato agl'I.spettori, dai quali pende l'affare. Di qui, e da quel che scrivono o fanno scrivere a te quei signori di Torino, rilevo che l'affare è.certo: e ·me ne rallegro e ne godo. Desidero di cuore che tu aùbi campo a dimostrare l'ingegno tuo, ad essere utile agli ·altri fondando i buoni principii della Scuola italica libera e progredii.ente, e,calc;:i,ndo sotto i piedi il vile neoguelfismo, che ora ha detto l'ultima sua parola col Marchese Massimo D'Azeglio, bestemmiando che la capitale a Roma è una utopia ed è il grido del partito degli accoltellator{ che assunse la solida,rietà dell'assassfr1io d' Agesilao Milano ecc. ecc. Per Dio, per Dio ! Speriamo che sia l'ultima, ma è stata grossa.· Il Marchesino romanziere che si mette a dir di no e a ridere, mentre tutta Italia da Crescenzio al Garibaldi, da Arnaldo al Gioberti, da Machia– vello al Farini, dice di si e freme. Tal sia di lui 1 ). E avrai, anche tempo ed agio ed esercizio a' tuoi stud'ii, dei quali spero e desidero e voglio che presto tu dia altri saggi. Il tuo tema per la prelezione è bello e grande, ma temo sia un po' troppo largo, si che bisogni o farlo troppo di corso o solamente segnarne poco tratto ecc. ecc. Ma di questo devi esser giudice tu. Ti mando i due fascicoli del Poliziano. Se credessi che non ti ,dli.spiacesse vedere la Prelezione che lessi qui in Bologna-, dove riprendendo il detto nel secondo 1) Sull'atteggiamento politico del D'Azeglio in quegli anni, si veda N. VAc– CALLuzzo, 1l1assimo D'Azeglio, Roma, 1930, 2" edizione, il cap. XII e passim. Biblioteca Gino ianco

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