Pègaso - anno IV - n. 3 - marzo 1932

264, L. Pescetti séguiti '? che autore hai preso a farvi le tue armi ? Rispondimi. Pensa anche a stampare qualche cosa, ma non tanto arrabbiato. Un po' di quiete, un po' di quella poesia serena, che sgorga di larga fonte .... Omero, Omero, il dio Omero! A te ora nutrito di Dante ·conviene avvicinarti e attingere al sacro fonte smirnèo. Insomma, io voglio che tu e in prosa e in poesia componga e stampi. . Tutti di casa mia stanno bene: io benone, e sabato prossimo farò la seconda lezione. Qui ho da far poco : poche lezioni, e né pur di grande fatica, perché ho solamente uditori e pochi e non gran cosa saputi. Non son questi i tempi e per ora non è questa città da far lezioncione. Tra poco comincio la stampa del Poliziano. Rive– riscimi e saluta caramente l'egregio (Cav. ?) Ghinassi, e il Bolo– gnini, e tutti gli amici tuoi che desidererei fossero pur miei. Ri– spondimi e ama , il tuo CARDUCCI. Non franco la lettera, perché, quantunque professore del re, in questo mese, e nei due o tre venturi, sono più che sfangato. In quel torno di tempo, il Gargani pubblicò un -suo libriccino di versi, in cento esemplari. Già nel '53, in Firenze, av,eva stampato un buon mannello di poesie, d'intonazione prettamente barsottiniana. Qui l'artefice si rivela più forte e compiuto 1 ). A questo librett_o allude il Carducci nella seguente lettera : [Bologna], 3 marzo '61. Carissimo Ga,rgani, Consegnai la lettera tua e il fascicolo distinto, accompagnato da una mia lettera, in cui perorava più caldamente che poteva la causa tua,, a,l Chiarini, il quale passò di qui per Torino, dove va Segretario con 3 mila franchi: e il Chiarini avrà a quest'ora con– segnato il tutto nelle proprie mani del -Ministro. Esso Chiarini ti saluta, e si scusa di non averti mandato Ie osservazioni che egli e il Del Lungo avean fatte molte· ai tuoi versi, perché aspettò lunga– mente, e in vano, una tua lettera con cui dicevi· di accompagnare essi versi. Del resto, io mi compiaccio e rallegro teco delle buone speranze che il Ghinassi mi disse e tu mi confermi intorno alla cattedra. La quale desidero e credo che avrai; e cosi costituito degnamente potrai con più efficacia e profitto attendere ai dolcis- 1 ) Il volumetto è dedicato « Ai dilettissimi fra gli amici Giosuè Carducci, Giu~ seppe Chiarini e Don Luigi Bolognini »; e contiene dieci sonett;.i, scritti a Monte– gemoli fra il '57 e il '58, un idillio Jn !sciolti, del novembre '58, e due canzoni. Un esemplare, con dedica autografa affettuosissima, si trova nella Biblioteca Car– ducci. - Poesie autografe del Gargani si conservano in Livorno, nella Raccolta Bastogi, annessa alla Biblioteca Labronica. BibliotecaGino Bianco

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