Pègaso - anno IV - n. 3 - marzo 1932
Giosue Oarducci e Giuseppe Torquato Gargani 263 Mi saluterai e riverirai il signor Bolognini che io avrò molto c~ro di vedere: e mi saluterai rispettosamente l'egregio Ghinassi nella eui ricca biblioteca vorrai a tuo comod'o vedere quali edizio~i esi– ,stano delle cose.italiane del Poliziano, e vorrai mandarmene l'ap– puntò: perché, cosa mirabile, qui in Bologna non trovo l'edizion princeps che fu in Bologna stampata, né l'aldina, né una fatta in Roma di tre codici pes.aresi. Oh se il Ghinassi avesse quest'ul– tima! 1 ). Tutte le mie donne stanno bene e ti salutano. Valfredo l'ho messo a scuola, e gli fo copiare per me, e gli fo studiare francese. A proposito, se tu sentissi qualche cosa d'impieghi a lui conve– -niente, vogli scrivermene. Se tu vedi Pierini a Firenze, dÌgli che .alla posta v'è una lettera mia, per lui, caso che non vi fÒsse stato. E di' alle Nencioni che domani o domani l'altro scriverò loro. E sa– lutami Chiarini. E amami. Tuo CARDUCCI. Un anelito alla « poesia serena che sgorga di larga fonte))' al divino Omero, si rileva in una lettera del gennaio '6:L: Bologna, .7 gennaio '61. Caro Gargani, Ricevesti la mia attestazione a Firenz.e? Stava bene? sei con– tento? che fai? che studii? che pensi? ti svegli? dormi? bestem– mii? cospiri? Annovi a, Faenza trenta tiranni da cacciare? ànnovi Ipparchi e Ipp ia da uccidere? fai da Trasibulo, ovvero, a tuo dli– :spetto, da Tra .sib1.tl duro ? Ho da dirti una c osa . .Stamane ho parlato col Dott. Oav. (so che .a te piacciono tutti i titoli) Bilancioni di Rimini, il quale mi ha chiesto che gli accennassi un giovane per la cattedra di eloquenza che sarebbe a conferire al nuovo anno scolastico. Io ho subito no– minato te; a vedere se questa volta mi riuscisse far qualche cosa. Questo cav. dottore, che è un classicista spa-ccato, che fa poesie latine e iscrizioni italiane, e l'ha col papa (non forse quanto te) ma .quanto può avervela, un fedel cristiano e classicista spaccato per giunta, s'è mostrato contento; specialmente quando gli ho toccato del tuo buon gusto e della svisceratissima affezion tua alla vecchia ,e sacra scuola italiana 2 ). Io terrò dietro a questa cosa: tu, quando non ti paia sconveniente, non ti ristare. Intanto però studia forte nel greco, ché bisogna integrare anche questo. Che grammatica . 1) In quel tempo il Oarducci lavorava di _gran lena intorno alle poesie volgari -del Poliziano, che videro la luce, pei tipi del Barbèra, nell'agosto del 1863. 2) Pietro Bilancioni, appassionato studioso, fu molto caro al Carducci, cui rese -vari servigi ricercando e collazionando antichi codici (Vedi Opere, XVIII, 280 sgg.).
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy