Pègaso - anno IV - n. 3 - marzo 1932

Due importanti opere postume FAUSTO MARIA MARTIN! IL SILENZIO PREFAZIONE DI UGO OJETTI L. 10.- «Non so anc6ra staccare queste pagine da lui che le ha scritte. Ritrovo qui ad ogni riga il suo parlare sommesso, il .suo so– spirare, il suo confidarsi e ritrarsi, la sua fiducia e la sua per– plessità, il suo bisogno di conforto e insieme il• sospetto della pietà e, su tutto, quell'accorata dolcezza che nel suo bel volto sùbito succedeva al baleno d'un sorriso. Sono libri troppo ade– renti all'uomo, troppo caldi anc6ra delle ansie e dei presenti- 1µenti di lui perchè a così poca distanza dalla morte non sembrino quasi l' e-co della voce che s'allontana nell'ombra. » UMBERTO Dalla prefazione } FRACCHIA GENTE E -SCENE DI CAMPAGNA L. 10.- Questi racconti prendono ispirazione soprattutto dalla vita di un piccolo paese di Liguria, dove Umberto Fracchia trascorse gli anni della prima giovinezza e tornò spesso nelle ultime stagioni estive, fin quasi al giorno della sua tragica e crude– lissima morte. L'anima misteriosa dei boschi e dei torrenti è colta con la stessa delicata sensibilità di scrittore che inter– preta l'anima semplice, antica e nel profondo immutabile dei contadini e dei montanari. Il mondo che rivive in questo libro espresso con prosa chiara, suadente e precisa, piena di vaghi colori e ampia di respiro, è il mondo totale dell'arte, che comprende gli_ uomini come l' ambiente in cui vivo– no. Alcuni fra questi racconti si possono indicare fra gli scritti migliori di F racchia, ed ess.i portano il segno di una maturità artistica che raramente è oggi raggiunta in___ Italia. M o N D A D o R- I BibliotecaGino Bianco

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