Pègaso - anno IV - n. 3 - marzo 1932
332 Utinarn nosciuto abbastanza bene le doti del giovane che aveva un viso tra il timoroso e il bastonato. Egli dovrebbe tradurre pochi versi di Virg.'ilio o un passo d'i Shakespeare così che la sua tradu– zionf' « sia un commento una riproduzione artistica del testo non una crud'a corrispondenza di parole>> in dieci soli minuti, che in verità non sono né dieci né venti ma molto meno poiché non ba– sterà che voi gli domandiate solo quei pochi versi, ma sarà pu:r– necessario, per la serietà dell'esame, che egli tratti anche di qual– che altra cosa di latino o di inglese nei dieci o venti minuti di esame. Si dirà che l'intelligenza e la cultura del candidato si ma– nifestano subito, e che buoni esaminatori capiscono subito il va– lore dell'esaminando. D'a,ccordo: ma sarà opportuno correggere «buoni>> in « ottimi >>,perché solo a pochi è dato di conoscere im.,. mediatamente le qualità del candidato, ed anche a quei pochi non sempre, poiché anche quei pochi, nel· mese di luglio durante la sessione estiva, non sa,ranno tutti i giorni, o in tutte le ore dello stesso giorno, in condizioni di essere sempre ottimi esaminatori. Procediamo nella nostra analisi d'ell'esame di Maturità. Il can– didato ba sostenuto tutti gli esami della sezione lettere e si ritira dall'aula. La Commissione procede immed'i,atamente alla formula– zione dei giudizi sulle singole prove; giudizi e non classificazioni, non punti, perché il dì dello scrutinio quei giudizi saranno discussi in seduta plena,ria, presenti tutti e sette i membri dell'intera Com– mi8~ione, per essere tradotti in punti se il candidato sarà pro– mosso; o rimaner parole per sempre, se bocciato; o aspettare che venga la sessione autunn~le e diventare cifre, se, bocciato in due materie, il candidato supererà la prova di ottobre. La Commissione d'avrebbe giudicare il ·candidato nella sua unità spirituale, valu– tarne la capacità intellettiva,, sintetizzarne il valore culturale, ma,r nel fatto, non uno solo ma più inconvenienti impediscono, per la natura stessa dell'esame di Stato, che l'unità la sintesi la valu– tazione complessiva del candidato sieno, almeno in parte, pos– sibili. Anzi tutto lo impedisce la, stessa Commissione, composta di sette professori.dei quali un universitario presidente, un preside di istituto secondario vicepresidente, quattro professori medi, e un « membro estraneo>> scelto di solito fra insegnanti di istituti pri– vati perché rappresenti nella Commissione le famiglie e la scuola privata. I sette giungono in sede il giorno precedente le prove scritte, si radunano, stabiliscono l'orario degli esami orali, esami– nano i titoli dei candidati interni ed esterni, che in tutto si aggi– rano intorno al centinaio e non sono mai più di centoventi, scel– gono le aule dove si svolgeranno gli scritti, e iniziano i lavori. Fin qui nulla di strano; ma lo strano comincia proprio quando co– minciano gli esami, giacché, per dirne una, i componimenti di ita- BibliotecaGino Bianco · /
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy