Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
'1. .. ;. 202 M. Mila opera può suscitar·e maggiori prevenzioni che il Trovatore, per esempio? . . , . · . .Eppure Verdi è innegabilmente lontano d:1lla co~cienza artist1ca dei nostri giorni.,La sua grandezza, appena r1conoscrnta e ammessa, è tosto messa da parte; e farebbe sorridere l'af!'ermazione di ~na correrite' verdiana nélla musica d'oggi. Persin6 il grosso pubblico che gremisce con sempre nuovo entusiasmo loggioni e ~latee ~lle rappresentazioni d'ella Traviata, si rende conto, magari con rim– pianto, che oggi· tale m1~sica non usa più. ?'ra la conc~z~one _arti– stica verdiana e quella contemporanea, hmg1 dall'esservi 1dent1tà o analogia; è.possibile invece un confronto da,l quale risalti una _in° tima insanabile insofferimza, un'opposizione'fondamentale di ideali; il problema critico verdiano non mancherà di esserne proficuamente precisato e indiri,zzato verso un'esatta e definitiva posizione, quale• appunto alle generazioni ormai uscite dall'infa.tuaziorie verdiana e dal gu.sto ,artistico di ·quell'época può soltanto essere concessa. " Il passo citato dello Scha.effner, assieme àlle preme~se inganne– voli ed allettantì nelle quali parrebbe di poter trovare giustifica– zione a una vitale ;rìn:;i,scita verdiana nell'arte moderna, òffre lo · spunto alìa soluzione negativa dell'equivoco. « Prevenzione contro ogni. forza ·e grazia nuda della musica>>~Ecco il punto: l'infatua– zione dei valori musicali. puri, lo sforzo di giungere a ricostruire attraverso la tecnica quell'equilibrio di vi9i. interiore che le bu– fere della guerra e delle rivoluzioni hanno sconvolto, quel culto for- ,male che nei casi migliori non è fredda aridità· di neoclassicismo _ · senz'anima, poiché è potenziato dalla dolente coscienza di questa devastazione spirituale, ecco tutto ciò che in Verdi, nonostante tutta là sua semplicità, schiettezza, popolarità, un moderno eercherà ' sempre invano., Quella preoccupazione are;hitettonica, così _nitida · nella gracilità-espressiva del.settecentesco Scarlatti, ccisì'spontà,nea_ · in Bach, anc6ra viva, e· compiaciuta nelle_forme ben congegnate dli Rossini, e ricerca.ta con volontà di ampie e faticose costruzioni h1 Ciafoovski, .in ,Verd i, e specialmente-nel Verdi giovanile e phl po,_ ;polare, è se~pre assente. L'arte sua è tutta immediata espr.essfonie: non c'è tempo_per lui, nella passione, che lo brucia assieme ai suoi eroi,, di << far della musica)). Il dramma lo incalza colle sue neces– ,sità, ·ed egli crede soltanto nel dra,m{n_ae nella, r.ealtà artistka -~eii sentimenti: egli non conosce il gioco, il compiaciménto' scanzonato deU'aI'tist·a moderno,,che si baloéca con ritmi, armonie, timbri st;ru– mentali. Pallo spirito m_od'ernolo allontanano la. shla fede e la sua profondissima serietà: perciò la sua semplicità, la sua de~al'ltaita 'barbarie, il suo impeto incontrollato, tntto questo si airrest3i a una superficiale -valutazione di 'gusto (tempeFamento:,. cultura, eondii– zfone socjale, ecc.), e hon ha pr~sa sui valori della sua arte.' · L'arté v~ra· di Verdi, a,nche quella del R,vgoletto e del 'l'ropat.~ré, ,, Biblioteca Gin'O Bianco \ ·,'- . . ' . . - ,,,
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