Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
.I 194 M. Praz un campo. di golf, e d'autunno sul verde dei prati si muovono i giocatori che indoss~n giubbe di cuoio lionato come per i:(l!l.itarè il· colore deile foglie dei gr,andi alberi intorno. La facciatl}, della villa è iri stile classico e al suo colonnato dorico fa riscontro, su lil!Jill .prato, U:n finto ob~lisco d'arenaria rosa,. 'rra gli albei:i sp.iceaJillo :i tronc:hi delle betulle come rivestiti di 'seta d'un grigio argelil.itel') pallidamente roseo, lavorata à strani tatuaggi: cortecce che hanno talvolta squisitezze di kakemòno. Siccome il parco si stende su ', una collinetta, dallo spiazzo di fronte alla villa si scorge }a, Mersey a cui il debole sole dà riflessi di sangue rosa. D'ottobre il giardino del parco, cinto di muri .di· mattone, offre l'a!lnuale parata di dalie allineàte trionfalmente sul herbaceo11-s border, fiori abba-. glianti coi loro rossì e i loro gialli sulfurei contro i cieli celes_te pa-. stello. Anche dopo che il sole è calato la luce sembra indugiarsi'.· sulle dalie; splendono nell'ultimo barlume come fiori di Odi)on Rédon. · Oh, quando piace _al cielo, questo grigiQ angolo del Nord sa rii– vestirsi dei colori più delicati! È proprio a due passi di qui,. à Parkgate, che Turner dipinse. Paesa,ggi, quelli di Turner, piro- , priamente non sono, ma grandi effetti di colore. Ché qui il paesag– gio non ha linee risentite come nei paesi mediterranei; ma •offre come una materia informe da cui la bacchetta; magica de~ sole ca– verà qualche grande fantasmagoria. Il villaggio di Parkgate è una fila di case sulle sabl?ie dell'estuario dellaJ)ee; e i cittadini di Li– verpool ci vanno per far cavalcate sulle sabbie, per nuotare nella piscina,. e per mangi~re i gamberetti, che qui vengono offerti Ìf!. quasi .ogni.casa improvvisatasi sala da tè : Shrimps daily, si legge ai 'due su ogni tre finestre. Il villaggio fu un tempo pÒ'l!_to fiorente; di qui, ricordiamo, salpò il Lycidas di Milton pel fatale, viaggio; su questa riva passò l'ombra di Lady Hamilton .... .Sarà, ma L,ady Hamilton io non ce la vedo; quello che vedo mi rassomiglia piutto– sto u~ villaggio olandese, ché una cert'aria di fà:rniglia con Veere o Harderwijk c'è. · • Dinanzi aÙa vastità del p~esaggio fluviale, la fila di casè qli~si scompare. L~ collinè del. Galles, alFaltra riva, son le sole ·app,a- : ren~e che abbiano peso ; ché d~licate sono le sabbie, e tenui le_grandi m1b1-chesostano sull'estuario. Le colline del Galles in qrues!to'v'.ù:0to · scenario .di-nubi e di sabbie, han pure qualcosa'. d'i;reale, eomé y~a, f~ta morgana. Le sabbie son patinate di salsèdine; il fiul')ille sdn,~ tilla c~me una l~naa, laggiù. Nelle pozze d'acqua, per la gran 'di- , · .stesa, d1 ~ecche, qua e là dei bimbi sguazzano.coi piedi nudi, l'estate. Dana parte di terra le sabbie son limitate da una verde linea d'erba: i pantani; verso il mare, qua e là, qualche barca in secco, inclinata, una tràve inverdita, un'à~cora. Su queste seèehe,pas– seggiano mòHi uccelli aicquatici 1 come rieI,la landa trasognata dena/ , ' 'l, ' ' Hoteca Gìoo 1anco . ' ' . '
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