Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
Merseyside c@rn eai~z(i)ililÌ! rimboccati snlle gambe-d'un bianco latteo scenderehella famghigliia/nem a pr-epairare U!R'informe carcassa di burchio eh~ é stato a1 secco per- tutto il tempo della marea bassa. Il suonò dei !loro_martelli che picchiano sugli scalmi. si propaga nel_silenzio. Gli uomini a.ccomodanè dei remi, imbrogliano delle co.rde, con un'aria . ,m~ster:iiosa e furtiva come se si preparassero alla perlustrazione d.'liJ!lil.a doaea. Quando H mare lambe la barca, gli .uomini la dìsin– cagHano con una spinta e vi sàltan dentro, calzati di neri stivali di fal\go. Me11tre uno rema, gli altri si stropicciano le gambe lorde. La marea li trascina verso levante. A un certo punto issano uno straccio di velit. . " .,_, -IUsa-ilie:ndo i1 n11m:e; è sempre lo stesso paesaggio; ma a Grissen- 61alee a_.Oressiii,11:gton, due l!lintichi parchi convertiti in area fa,bòri- - cabile, le case ar:riva11 stil fiume, allineate su una terrazza déserta. Queste son case d_ibenestanti, e qui gioverebbe abitare,. no:n fosse cne Paria è così melanconica con quel suo persistente odore d'alga e .ill:iml!lffa, e che la, prima cosa a_cui si pensa a guardare le 1 mute faeciaitfil Q;eivillilli è un:_astoria di spiriti o 11n-romanzo p0Hii:e1-1co.· V'è SOpiFatutto u:na casa verniciata di crema, con nere cornici alla ' por-ta e alle fi;n~stre, d'a cu-t s'esala talvolta un suonò svanito di. pianoforte, così irreparabHme11te suggestiva che di sicuro vi dev'es– sere qllalche malìa. 'Presso la ringhierà, la lunga ter~azza è orlata èl'lilmastriscia di praticello, e sotto son le sabbie rosài, rigate di ser- · peggialil!ti rivoletti, e gli unici suoni che' s'odano sempre sono gridi · di gabbiani e 11rli d_ellelontane sirene del porto. AUe finestre delle cruse non ho visto mai affacciarsi nessuno ; ma ci sono molti. appi · gionasi) M'immagino_ che alla fine 11nche i più insensibili Jnglesi. si semtl'l)Jìl pe]l:etrati dalla enorme melanconia di questi paraggi,. ·e seai!:\)pii.1110 i:n temJi)O.Pm~e, a tòrnarci di tanto-in tan_tè),come sì torna a 11rna saofllsolata pagina di Hardy, non fa male. in v-erità, aric]rn ne1l'inv:erno più tempestoso, puréhé sia tempe- .stosQ e non soltanto du,ll, grìgio mor-t-o, questa poco amena parte di('llm.OiIHlo può av-ere una sua aspra b·ellezza. Ci son giornate di V<'llllt@ ifo:rmiicdiab;iJe, un vento che rnmoreggia tra gli alberi come unq sbattìo di grandi' veie,_mentr@ pa,ssàn pel cielo. nuvole d'inchiostro· velocissime, e da-i campi,.q11:a e là, s'avventa. in faccia u-n acre fumo di fuseelli bruciati, e il suo selvaggio e 1 gradevole odÒre. La fiamma è :rossa e violetta come -quella del nm sul plum-pudding. Si pre– se'liliten--Naitaie. Certi grigi tronc:M di faggio, lisci, come verniciatL Sl@!lil. pezzati di nero come gole da camino. ·sulla strada d'asfalto i>à– gmata. di pioggia, l'olio delle aiìtomobili ha lasciato- trae.ce sc11eziate e i:ridate a guisa di code df'pavone. Uno stormo d'a natre se\vatiche paissa strillando un suo Go on) go on sconsolato. ~alla parte-a:i sud-est la città è cinta di pàrchi, antiche tenute aiJ!)erte?!Faal pubblico. Allerton Estate è il più bello.- Ne)1an fatto i~. - Fèuaso. ibliotecaGinoBianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy