Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932

Mersey,{!ide 1'89' soili@ a v:0ce bassa, eome Ù.IiJ: abbomimio di desolazione; ha :finito ]}er , tro'\7are presso ·di me qùalche fav~re. Io non sono _un bernesco che )!l]IJi d lletti a faI· t'e]ogio d,el fumo e dei reumatismi, -e se Il)lidecido a spezzare una lancia in, difesa del fuliginoso porto del Lancas_hire, è percil!l.é, a fo!L'zadi vivere im uno-stesso laogo o con una stessa per– soil!Ia,s'i finisce per sc0prirvi qualche nascosta grazia, e codesta com- 1!111iurov:e taF1to più quanto più inattesa. lo ho trovato il fiorel)tno nel fattgo ; Famiè@ Vittorini andava -in cerca dello schizzo. di fango sul .fiore. « A Fir.enze )) - io gli dic9 - « Via del Giglio ·1a chiamavano Jli)rimaVia del Pantano. Lei farebbe à rebours )). _ Confos~o che mi ci son vohrti· nQn meno di cinque anni d'accli– l!111!~;ta1zfu@!Iile, e, un. po', di disperazione. Via, non pr~ndiamòla troppo sul tragico, dire disperazicme è. forse nn po' troppo: l'avrò, detto pe;r il gws,to deUa coppia ben liilancigi,ta di nomi. :Ma ugg,ia sì,·un'ug-, ·gia formidabile, distillata dai cieli abitualmente plumbei, dalle. ne®i!oiedi tl!l.tte 1e grada:z,ioni dal giallo al perso al piceo, dalle piogge interminabili, dalle nevicate mal riuscite (non fai in tempo a lavarti gli oech:i coìil:qUJelbianco, eh.e già è melnia sporca e scivo- . l@sa), dai venti ululanti di poneNte e dai venti taglient~ di levante, dal1e am:idità di. sotterraBeo nell'inverno, dalle umidità di serra tiJ,Ì0;pica1enei pochi gìorni dell'ondata di ,ealdo, quando tutto ·l'asfalto s'ammorbidisce come un vecchio callo sottoposto a un trat- - itaime'lllito iBfallibile. Manchester, ,Sheffield, Leeds e Newcastle son0. anc6ra men favorìte dal cielo: ecco l'unico vantaggio che Liverpool ill)@SSa !PJi'Oq1amare, , , -E poi, gli edifici! Il centro della città, la s9rdida Lime Street, clllie è un:a, Shaiftesbuy Aven ue di provincia, con case 1 così 19ale- aiceòzzate che rassomigHanò la dentatura, scombt1ssolatai di molti . ingiesi di qhl'assù·: paesaggio da incubo, cinematografi che si chia- 1mui,n,0 Fa~ais de Luxe e The Futurist, con sgairgiànti carteI10ni i 1 cui coil.o'l'iviolen~i 9'anno il capogiro, é se non son cinematografi, s@!IDJ@ taver;pi,ed'ar.ehitettura ·neogotica del secolo scorso, rossiccia .e - -s~diicia, <WBvetri smerigliati com.e pozze d'aèqu.a, ghiacciatà :l).el ilìamg@; e lai gelilte eJrue passa per questai Lime Strooil, popolane irlan– desi scapigliate e sciaman.nate, avvolte in grandi scialli puzzo– ]e!M!t:i~ i:lafilbiimi e0Ue gamTuen:ude rosse accese nel cuor dell'iNve'Tna, due corron via bubbolando dal freddo, disoccuparti dalle facce sini~ st!l'e @ pec@dne; e le nle lunghe hn1ghe q,ei tranvai eoH'imperiale, seato1oni giallastri coperti d'arnrnnzi, cil!l.e si muovono lentamente, , s~ ·e giù, con un'andatura dondolante e rassegnata di uomini- . -saindwich condan:nati a, una -perlastrazione perpetua. E infine, l'op– p[less:i@neche ,~i sen.te in quest'angolo di -mondo soffocato da ster– .m!ii!M!ate esitensi@ ni di s lu,ms, stradè e st;rade d'abifazion.i squalli!de, tuUe liLguali, come corsie d'•un manicomio o d'una gigantesca pri– gi!@!M!e. tlin in~er1'll@; '::\i tal segno um:inferno, che un Pi~an:esi, clii sa,, ibliotécaGino ( ?ian.co . o ,, .

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