Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932

,, .- I' t, ; : ' L. 'Falchi lo eless·e deputato. Poi, non essendo stato dèl~tto in Sa~diegm~; fliL · deputato di Grosseto. E 1~ sua. elezione di. G1'~sseto· dovettt~·aUa amicàevole intromissione ·di Francesco Domemco Glileli'ra;,zzi. ,La c@sa. erà nota ; é la sesta delle lettere del Guerr'azzi a Giovanni 1\Io– ;r:andini, pubbliçate·da A.da Chi~ppe (N ..6-7 del vollillmed~lla Rivrist~· - delle Biblioteche e degli Archivi), è la conferma del contenuto dii! ;:i,Urelettere. del Guerrazzi, pubblicate dal Sanna medesimo F1e1 ·sill@ · volume. . . ', Ma l'opera del Sanna come deputato, oggi apparisce di va}ò['e · ·, . del tutto secondfl>rìo: pronunziò un solo discorso notevole, q1:1el'fo • sugù·Ademprivi della Sardegna, soppressi·nel 1859, non:os~alite,la. appassionata opposizi,o:~edel .Sanna. E dBl tutto seeqndaria ·ci aip· parisçe la sua opera di giornalis_ta; i suoi articoli,. pubbficati s•n1· Diritto, - di cui il :sanna fu proprietario dall'api!;ile 185.9 aIDn@· vembre 1860, :..... riguardanti la Sardegna o fieramente .contra['i aH,ru cessione di Nizza e della Savoia alla Francia, non sono doclili:m:e~ti di cospicue qualità di. scrittoré. :. - · · · Uomo avido di guadagni fu certamente. -E ap.che vano: Il G'l!l!eil?· razzi e~agerò qualità veramente proprie del Sanna. Le liti col ;pre~è' Pischedd:a, di Guspini, ~ primo ricercatol'e della miniera, -.- .e ce>i signori Charavel e Dussard, di Marsiglia, soci"d'una prima soeii,età, per lo· sfruttamento della miniera di Montevecèhio, spesso'condu,se ' con sentenze al Sahna sfavorevoli, lò dimostrano avido e litigios@. -La raccolta di ,quadri, non tutti genuini, dei quali egli :non e['a, in- tenditore, prova la sua vanità q.i ignorante arricchito. ., Chi :volesse maggiori ragguagli intorno al Sanna,' può consu]tare - uno strano libro che su lui'ha pubblicato (Roma, Tip._ Editr. Naz .., 1914) la. µglia Ignazia Sanna .. Libro strano, davvero : ìn é;i;ii · ~!~a, ", . troppo .enfatica celebrazio_ne dei meriti del padre, "'--che alla sc:rit- ·· trice figlia è perdon~bile, - l'autrice mescolai-accuse gravi, - pe;r,-·' . fino· di tentati e consumati avvel~namenti, -'-'- contro il pil'O[Pillio· marito G. '1\f, Sqlinas Apo~toJi,,e contro i cognati. Di u.110.· di éssii':,, certo Castoldi : è «l'avarizia con tutti i suoi attributi piÌì. or:r'ilii è pip. ridicoli insieme .... Basta guardarlo per constatare cb.'èglii fi!O!tl, ·Jm. nessuna confidenza con l' acq"Q:ae col sapori.e Li. >~- E .noiìllmali1·; , ;cano, in quèsto libro, dirò qosì, familiare, stranezze eudose. di na, ." tura, 9,irò cosi, affettuosa_: ·non sì ,éapisce, pér ese'.mpio, peiVcbié 1a: Sli1n~a~ibbia voluto sta,nipare che il Professore Pasquale Um.aJ.ilia; ceF-· ,casse birutalmente dì baciar~ la sorella EneçlJna gra/Vemente'i11i'fe;rma,' . m,ien:til'e il ma:rdto di lei, il senatore Oiordano Apost~H .sLeil'i\li 11iti-, , il'ato, ·pil'oprio in quel momento, iri una càimera l'oiita~a da· <qu:ern~. Ìil1 eui gil\llcev:a l'ammalata! . . . · La fi_g.uradi Franc~sco Domenico Gmerrazzi',È!on nà lil½so.g1HÒ· 01te -' ' sia,.qui iUy•strl'tita: essa è delle più: a.Ue del\à vita pòlitici;l,e di q_ueHa, · · lètterarillli deLnostr@ Ristirgimel)-t9,. Oi•èdo però oppoil?fa!lF19 li'ip0d;àiFe lì -' ' . ,, . . '. ' ' " ' ->in6

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