Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932

180 ·L. Falahi . à,aigne pàranymphe de la paix aux Sou,verains dè l'Eur-ope, à_ -Bou– logne, 1714). La· descrizione della Sardegna si chiudeva -e011gl!leste parole : « De tout ceci n est a,isé de conciure que si O!)))_ pe;ig.tse resondre a donner ce Royaume en echange du Haut PalaitinaL .. a;ss;uirement cet equiva1ent n'es,t point à mépriser, et· l!ll!edte•ibi!eft che l'Eleeteur de Bavière .... )). E, s'intende, in Sardegna t111'ttoè bello e buo~o: vi è un milione di abitanti (allora ce n'erano ·sol– tanto trecentomila) tutti ricchi e civilissi~i. .Al iMimaut questa descrizione della Sàrdegna faceva venire in mente << celles. de mille· et- une nuits )). E lo stesso Azuni non l'aveva giudicata altrimenti· (Hist. geogr. etc., parte II). Di quelle eccessive lodi i Sardi no:p dovettero sentirsi lieti perché erano date con l'intendime;nto di · disfarsi di essi come di un branco di pecore troppo magre. IV. Dall'astiosa controversia tra Giovanni 4-ntonio Sanna e Fran- · ceseo Domenico Guerrazzi balza fuori una questione letteraria di non piccola importanza. Il ,Sanna affermava che Giuseppe Giusti, nel sonetto Varrufjapopoli, che è 1Jno dei suoi ultimi componi– menti, ave,sse ritratto il Guerrazzi. Questo il Sauna affermava in , u:µ ponderoso volume, di cui preparav;11a stampa. Avendo il Guer– razzi potuto avere in esame dai compiacenti ·tipografi fiorentini, gli stamponi, egli, a prevenire l'accusa grave e a disporFe !i,Il! S!UO favore la pubblica opinione, pubblicò un opuscolo d1 dieci pagine, -:- oggi 'rarissimo, :- intitolato Giuseppe Giusti e Giovan'nliAntorni~~ Sanna (Tip. Pfor Capponi, 1869). In questo opuscolo; il Guerrazzi si tiene in una linea di gran.d·e moderazione, rispetto al Sanna: << Padre della mia nipot~ e l'lUOiJ:'a,, · avo dei miei nipoti, io non devo, io non posso infamarlo)). Al Guer– razzi preme dimo1$trare insussistente l'aff~rmazione del Sanna eirca il modello dell; Arr.uffapopoli de,l Giusti. · · ~-. · Se io ri:lilunzio a difendere ~é, l'amicizia che professai a G: Gi1isti vivo, e. l"amore che porto aHa sua b'ella fl),ma poiché ei fm ~ oFt~; m:i sforrzan0 a Sl:),lv:arlo <'.la.Ilo a'buso cli.e il ,San.ria fa. del su@ Dome Oillli@rar.to. • ;Nego d1soh1tame:nte che G. Giusti -compo:nesse per me qnel s@netto ~ilit~ il Sanna !l'Ìp.orta nel fine deUa s1i1ascrittura· anzi faecio · :m.;egl:iio lo · ' . . ' ' prov,o. E il Gue. rraiz.zi riportava· alcuni brani di lettere contenute nel– V Epistolario GiusUano plibblicato nel 1830: da quei brani l?isulta ehe il Gi11sti aveva proposto all'Accademia della Orusca'la FlOIDin.a ,: , di Francè~co Domenico Guerrazzi a socio effettivo e che n@n. lo'Ì ~ra; io.teca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy