Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932

... ,, , 7':a parente-la sari/,a · di JJ'ra:ncescvDomenico . Guerrazzi . 179 · Vi~O'lilti', Ve~psta di avere sottoscri{to un patto con la ;rancii di cedet·e ' la S\a_rdegn~ qu~ndo ci _sa~à d~to il p~rmesso di _entrare a Ro~a. :r,~ g,ueshone d1 Oriente del d1vers1 potenti S!:'mbra d1v~ntare questione d1 pdrnizia o piuttosto _di parità di concorso nel Mediterraneo; e poiché la iFT8lN:cia, sogna il priIDato da per tutto,· però alla sua febbrile vanità 0000rre la .Sa11degnae con essa quante più. c0ste potrà, Asp~oni mi scrive èose ch,e diJI}ostra:no carne sempre l'animo· suo generoso, ma a_dun tempo , _la mancanza di sens@ pratico : vuol morire com.battendo sopra le sue ,montagne. Egli,. dove il caso avvenisse, non mòrir.à, e la Sardegna di-· venterà fra:mcese. Insomma ci sono o non ci sono costà italiani di -cuore ? Se ei. s0n0, gli avvei'time:mti in tempo _debito,non mancarono; e se.ossa la fonr~sta in.erzià si adoperil'l.o al rimedio .. Giorgio Asproni, - su questo argoinènto -della cessione della Sardegna alla Franci_a, - ~veva s_critto, il 29 settembre 1866, una ]ettera dli protesta al Brofferio. Si .tratt;;i,va, dunque, -d'.un tion ll,llt@V:O p:rwgetto goviernativo, non anc6ra, dopo sei· anni; 'abban- ·-donato. · Per intendere che l'ansia dolorosa di Asp,roni era, in quegli alilni, l'ansia dolorosa dftutti gli isolani, basta pensare che quando, ,. diciotto anni prima, la Sardegna era stata anne.ssa à,l regno d'Ita– .lia, tilil!W. gH isolani eraino stati lieti di quella am1essione; a1cutii, ·eome Giusepptl Musio, mettendo innanzi osservazioni assenna,te di · carattere amministrativo ·e finanziario circà il modo con .cui quel– Ì'unione doveva avvenire; altri, come Pietro Martini, salutando e affrettando, còn ci!eco entusiasm_o, quell'avvenimento. · Pu.rtirqpp0, la, p@sfaione deU'Isola, come .l'ha in passato fatta essere. oggetto di scrumbio nelle -contraittazfoni fra i potenti, - un 'giornale di davou.r chiamava la Sardegna u:n'appendiee molto in- - certa dell'Italia!, - non la 'preserva da minaccia nell'avvenire fino a che non sarà aequisito: ma se riamente àequi:sito, ai popoli il diil'itto iii disporr:e lib>eram (mte.di sé. - · · · · A <il:aire a,i ~ardi il seHso _,dirò c osì, storfoo del pericolo di dover Jilil'liltfure la loro :nazionalità, ricorderò che per il trattato di -Utrecht , --del 1713, la Sardegna cessò di essere spa,gnuòla e diventò ~a-ustr.ia ,ca, e, appena sette armi dopo, per il trattato dell' Aja, del 1720, cess ò itl;iessere atlskiaca e diventò piemontese. Ed è del principio di (!J:i1!11eil seco o ù:na scrittura assai strana. A Gertrl'l.ydenberg nel 1710 s~eran,0 dpvese le trattative, cominciate l'anno prima,. per darè fine alla guerra di successione di- Spag'na; e vi era chi voleva. che Cario III, imperatore regnante, cedesse a Filippo V la .Sardegna e la Sfcili!a, riservandosi il dirittp di esaminare a chi spetterebbe tlilititaia moim!arehiadi S;pagna o come si dovrebbe dividere. In q1:iel · C@l!ilfam1st0 cl!'am:bfaioRiterritoriali, uno scrit tore an onimo) ~ che · ~ra èvid.entemente q segretario di ~inistro di poten.za interessab-1.,, - .. p®biblicòuna esagerata e strani}, apologia de lla Sa,,r degna (La Bar- !3iblioteca GinoBr~m .. co

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